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Protocollo “emergenza climatica” sul lavoro. Confartigianato al Governo “Serve ulteriore confronto”

Le Associazioni datoriali compatte "No alla firma del documento per non generare ulteriori oneri per le imprese ma disponibili a proseguire il dialogo"


Confartigianato ha partecipato all’incontro, convocato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elvira Calderone, finalizzato alla sottoscrizione di un Protocollo Governo-Parti Sociali, proposto dal Ministero del Lavoro, sul tema della gestione dei rischi da “emergenze climatiche” sui luoghi di lavoro.

La riunione fa seguito a quelle svoltesi – prima della pausa estiva – nelle date del 20 e del 25 luglio scorso, convocate all’epoca per fronteggiare “l’emergenza caldo”.

La Confederazione, in linea con la posizione adottata da tutte le Organizzazioni datoriali maggiormente rappresentative, si è espressa negativamente sulla sottoscrizione del Protocollo, evidenziando il rischio di introdurre nuovi e non necessari profili di responsabilità e oneri per le imprese (quale, ad es., la necessità per tutte le imprese di aggiornare il Documento di valutazione dei Rischi), tenendo altresì conto che la gestione dell’emergenza caldo ha già una sua articolata regolamentazione di legge e, in taluni comparti, anche contrattuale. Inoltre, il Protocollo non sembra tenere conto delle specificità connesse ai vari settori produttivi, né alle diverse dimensioni d’impresa.

È stato anche evidenziato come sia invece opportuno avviare un confronto a tutto tondo sulle emergenze climatiche, che parta dalla premessa che il rischio degli eventi atmosferici estremi connessi al cambiamento climatico è innanzitutto da considerare un rischio generico che riguarda l’intera popolazione e non specifico delle attività lavorative.

Al contrario, le organizzazioni sindacali dei lavoratori, pur ritenendo il testo “scarno”, e quindi meritevole di integrazioni, hanno comunque espresso valutazioni sostanzialmente positive sull’opportunità di proseguire il confronto per la sua sottoscrizione.

Il Ministero ha quindi concluso l’incontro prendendo atto delle divergenti posizioni espresse sul Protocollo, posizioni che non ne consentono, allo stato attuale, la sottoscrizione, ricordando che il Protocollo medesimo – se siglato – avrebbe avuto un valore “preventivo/anticipatorio” rispetto a future norme di legge e dei contratti, in cui tempi di emanazione sono necessariamente più lunghi.

Il Ministero ha quindi comunicato che il tavolo di confronto sul tema “clima” e rischi per la sicurezza sui luoghi di lavoro verrà comunque mantenuto in essere, anticipando un prossimo incontro, anche se, presumibilmente, non a breve.

Info: Tel. 05753141 – info@artigianiarezzo.it



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