Rischio calore in edilizia “Legge e contratto di lavoro tutelano i nostri dipendenti. No a nuove ordinanze restrittive della Regione”
Il Presidente regionale di Anaepa Confartigianato Edilizia "Sistema già autoregolato, grazie alla nostra azione sui vari livelli"
Le aziende dell’edilizia, in base al Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D. Lgs.81/2008) e ad altre leggi, devono tutelare i dipendenti dai rischi causati dalle temperature estive elevate.
Le aziende hanno il dovere di adottare misure preventive, come ad esempio: la pianificazione degli orari di lavoro per evitare le ore più calde, l’assicurazione di pause frequenti in aree ombreggiate o climatizzate, la fornitura di indumenti protettivi leggeri e traspiranti e devono promuovere la consapevolezza sui sintomi del colpo di calore, incoraggiando la segnalazione immediata di malesseri. La formazione specifica sul riconoscimento e la gestione dello stress da calore può fare la differenza. Con le alte temperature il monitoraggio costante delle condizioni ambientali e dei lavoratori è cruciale per intervenire tempestivamente e prevenire gravi conseguenze.
Il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro CCNL dell’edilizia per le aziende artigiane e le PMI, firmato il 20 maggio scorso dalle parti sociali (fra cui Anaepa Confartigianato Edilizia), in un apposito allegato, contiene la previsione che le imprese possano organizzare il proprio lavoro predisponendo un orario flessibile, in grado di sfruttare le ore meno calde della giornata “Una disposizione voluta fortemente da Confartigianato – afferma Giordano Cerofolini, Presidente di Confartigianato Edilizia Toscana – che va in continuità con il precedente contratto, realizzata attraverso una procedura concordata fra tutte le parti sociali. I dipendenti delle nostre aziende sono un patrimonio importante e lo abbiamo ulteriormente dimostrato con questo rinnovo che ha riaffermato peraltro il ruolo centrale della bilateralità, tipico del nostro settore, quale presidio di inclusione, formazione, legalità e sviluppo sostenibile”.
Un tema, quello del rischio calore, che anche la Regione ha recentemente affrontato con la Delibera di Giunta n. 806 del 16 giugno scorso su proposta dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini: un documento contenente delle linee guida a supporto dei datori di lavoro e del Dipartimento di prevenzione delle Asl “Per noi – dice Cerofolini – è motivo di soddisfazione ritrovare nelle indicazioni specifiche per il comparto edile il riferimento a quanto previsto dai contratti di lavoro in tema di orario, oltre che alle misure di integrazione salariale per la sospensione o limitazione dell’attività lavorativa. Le imprese rispettano le norme sulla sicurezza e le previsioni del CCNL. Riteniamo quindi che il sistema si sia autoregolato e che non vi sia la necessità di una ordinanza presidenziale regionale ulteriormente restrittiva, che vieti di lavorare nelle ore più calde, come quella che venne emanata lo scorso anno (vedi QUI la news pubblicata nei giorni scorsi)”.
Il contratto edilizio artigiano e della PMI ha previsto una serie di misure premiali che sono esplicitamente riservate alle imprese virtuose “Abbiamo previsto che le semplificazioni amministrative – conclude Cerofolini – e tutto il sistema delle premialità nel contratto abbiano come destinatari solo le imprese che presentino comportamenti virtuosi in materia di sicurezza, regolarità contributiva, partecipazione alla formazione e rispetto dei parametri contrattuali. Si tratta di una scelta che mira a qualificare il mercato, riconoscere le buone pratiche e incentivare modelli imprenditoriali responsabili. Su questo dobbiamo dire che abbiamo trovato ottimo appoggio dai sindacati”.
Per saperne di più è necessario contattare la Coordinatrice di Confartigianato Edilizia, Elena Bucefari (Tel. 0575314272 – elena.bucefari@artigianiarezzo.it).