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Valorizzazione, promozione e tutela del Made in Italy. Tutto sulla Legge 206/2023

Ecco il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale e la sintesi del provvedimento che avrà un forte impatto sulle imprese


Nella Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27 dicembre 2023 è stata pubblicata la Legge 27 dicembre 2023, n. 206 “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy”.

La Legge, che entrerà in vigore dall’11/1/2023 reca le disposizioni organiche tese a valorizzare e promuovere, in Italia e all’estero, le produzioni di eccellenza, il patrimonio culturale e le radici culturali nazionali, quali fattori da preservare e tramandare non solo a fini identitari, ma anche per la crescita dell’economia nazionale nell’ambito e in coerenza con le regole del mercato interno dell’Unione europea.

Di seguito, si espongono le novità.

Giornata nazionale del made in Italy

La Repubblica riconosce il giorno 15 aprile di ciascun anno quale Giornata nazionale del made in Italy, al fine di celebrare la creatività e l’eccellenza italiana presso le istituzioni pubbliche, le istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo di istruzione e i luoghi di produzione e  di  riconoscerne  il  ruolo sociale e il contributo allo sviluppo  economico  e  culturale  della Nazione e del suo patrimonio identitario, nonche’  di  sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei temi della promozione  e  della tutela del valore e delle qualita’ peculiari delle opere dell’ingegno e dei prodotti italiani.

Fondo nazionale del made in Italy

Al fine di sostenere la crescita, il sostegno, il rafforzamento e il rilancio delle filiere strategiche nazionali, in coerenza con gli obiettivi di politica industriale ed economica nazionale, anche in riferimento alle attività di approvvigionamento, riciclo e riuso di materie prime critiche per l’accelerazione dei processi di transizione energetica e a quelle finalizzate allo sviluppo di modelli di economia circolare, è istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze il «Fondo nazionale del made in Italy», con la dotazione iniziale di 700 milioni di euro per l’anno 2023 e di 300 milioni di euro per l’anno 2024.

Sostegno all’imprenditorialità femminile

Al fine di rafforzare il sostegno alle iniziative di autoimprenditorialita’ promosse da donne e allo sviluppo di nuove imprese femminili in tutto il territorio nazionale, nell’ambito della misura di cui al capo 0I del titolo I del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185, il Fondo rotativo di cui all’articolo 4-bis del medesimo decreto legislativo e’ rifinanziato per un importo di 15 milioni di euro per l’anno 2024, destinato al finanziamento degli interventi in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile.

Misure di incentivazione della proprietà industriale

Al fine di promuovere la conoscenza e la consapevolezza delle potenzialità connesse alla brevettazione delle invenzioni e di sostenere la valorizzazione dei processi di innovazione, alle startup innovative e alle microimprese è concesso, per l’anno 2024, il Voucher 3I – Investire In Innovazione. A tale fine è autorizzata la spesa di 8 milioni di euro per l’anno 2023 e di 1 milione di euro per l’anno 2024.

Misure settoriali

Altre misure sono tese alla valorizzazione della filiera del legno per l’arredo al 100 per cento nazionale, alla valorizzazione della filiera degli oli di oliva vergini, alla valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e provenienti da processi da riciclo, alle misure per la transizione verde e digitale nella moda, alla valorizzazione della filiera della nautica, della filiera della ceramica e per la corretta informazione del consumatore sulle fasi di produzione del pane fresco e della pasta.

Liceo del made in Italy

Al fine di  promuovere,  in  vista  dell’allineamento  tra  la domanda e l’offerta di  lavoro,  le  conoscenze,  le  abilita’  e  le competenze connesse al  made  in  Italy,  e’  istituito  il  percorso liceale del made in Italy, che si  inserisce  nell’articolazione  del sistema dei licei, di cui all’articolo 3 del regolamento  di  cui  al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89. Il piano degli studi è indicato nell’allegato A della legge.

Fondazione “Imprese e competenze per il made in Italy”

E’ istituita la fondazione denominata “Imprese e competenze  per il made in Italy” con il compito di promuovere  il  raccordo  tra  le imprese che rappresentano l’eccellenza del made  in  Italy,  comprese quelle titolari di marchi storici, e i licei del made  in  Italy,  al fine di diffondere la cultura d’impresa del made  in  Italy  tra  gli studenti e favorire iniziative mirate a un rapido  inserimento  degli stessi nel mondo del lavoro.

La fondazione conferisce ogni anno  il  premio di  «Maestro  del  made  in  Italy»  a  imprenditori  che   si   sono particolarmente distinti per la  loro  capacita’  di  trasmettere  il sapere  e  le  competenze  alle  nuove  generazioni  nei  settori  di eccellenza del made in Italy anche attraverso iniziative formative  e di sensibilizzazione dei giovani.

Istituzione dell’Esposizione nazionale permanente del made in Italy

E’ istituita l’Esposizione  nazionale  permanente  del  made  in Italy con l’obiettivo  di  promuovere  e  rappresentare  l’eccellenza produttiva e culturale italiana attraverso l’esposizione dei prodotti della storia del made in Italy e dell’ingegno italiano. La cura  e  la  gestione  dell’Esposizione  sono  affidate  alla fondazione «Imprese e competenze  per  il  made  in  Italy»,  che provvede a  individuarne  la  sede,  nell’ambito delle proprie attivita’ e delle proprie risorse.

Disciplina delle imprese culturali e creative (Icc)

Nella legge trova compiuta e nuova regolazione la disciplina delle imprese culturali e creative (Icc).

Sono quindi definite “imprese culturali e creative” tutti gli enti, indipendentemente dalla loro forma giuridica, compresi quelli disciplinati dal libro V del codice civile, e il lavoratore autonomo che:

  • svolgono attività stabile e continuativa con sede in Italia o in uno degli Stati membri dell’Ue o aderenti all’Accordo sullo Spazio economico europeo, purché sia soggetto passivo di imposta in Italia;
  • svolgono in via esclusiva o prevalente, una o più delle seguenti attività: ideazione, creazione, produzione, sviluppo, diffusione, promozione, conservazione, ricerca, valorizzazione o gestione di beni, attività e prodotti culturali.

Viene istituito presso il Ministero della cultura l’albo delle imprese culturali e creative di interesse nazionale: l’iscrizione nell’albo importa anche la registrazione nel portale del Sistema archivistico nazionale (San) del Ministero della Cultura, anche al fine di salvaguardare gli archivi storici delle imprese italiane, in particolare delle imprese titolari di marchi storici di interesse nazionale iscritti nell’apposito registro, e di valorizzare le imprese culturali e creative.

Ogni tre anni, inoltre, da parte del Ministro della Cultura, di concerto con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy e con il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, è prevista l’adozione di un “Piano nazionale strategico per la promozione e lo sviluppo delle imprese culturali e creative”.

Info: Tel. 05753141 – info@artigianiarezzo.it



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