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Terranuova:l’aumento della Tari non graverà sulle imprese anche grazie a Confartigianato


Forte apprezzamento dal mondo imprenditoriale, attraverso le Associazioni di categoria del territorio, per la decisione del comune di Terranuova Bracciolini di non far ricadere sulle imprese l’aumento delle tariffe TARI.

Dopo una serie di incontri con le associazioni di categoria, l’amministrazione ha, infatti, deciso di coprire questo aumento con risorse proprie del Comune e quindi di non aumentare le tariffe per le attività economiche anche se questo comporterà un impegno di € 155.000 per il Bilancio comunale.

Tutto ciò nasce dal fatto che, con la ripartizione degli importi, discussa e stabilita in sede ATO,  per il Comune di Terranuova si è verificato un aumento del costo del servizio che, se ripartito tra gli utenti, per la attività economiche avrebbe comportato un aumento medio del 12%. 

Su questo fronte le associazioni di categoria (Confartigianato, Confcommercio, Confindustria, Confesercenti, Cna e Confapi) si sono unite in un Comitato che ha dialogato con l’amministrazione e incontrato più volte il sindaco Sergio Chienni e l’assessore al bilancio Gabriele Morandini arrivando all’accordo.

“Appare evidente – affermano congiuntamente le associazioni imprenditoriali – l’importanza del dialogo fecondo con l’Amministrazione guidata da Chienni, che ha consentito di raggiungere questo importante risultato, evitando di fatto un fortissimo aggravio di spesa, calcolabile nel 12%, per le imprese che rappresentiamo”.

Occorre anche evidenziare, insistono i rappresentanti delle imprese, “che abbiamo raggiunto un risultato positivo grazie all’impegno concertatorio ma anche, e di questo gli va dato atto, grazie al fatto che l’amministrazione cittadina ha fatto in pieno il suo dovere di sostegno al sistema economico del territorio alle prese con una crisi gravissima”.

Altro punto fondamentale quello dell’unità di intenti: “Decisivo è stato il fatto – spiegano ancora le associazioni di categoria – di poterci presentare unitariamente nelle sedi di discussione del provvedimento: il comitato si è presentato quale interlocutore unico credibile e unito, che ha consentito al sindaco e agli altri rappresentanti della giunta un confronto aperto e franco, ma soprattutto utile, in quanto l’amministratore pubblico si è trovato a dialogare con il mondo delle imprese nel suo complesso”.

Il Comitato segnala poi un dato negativo di partenza, quello che “sulla questione TARES, ora TARI, rimane in Valdarno una disomogeneità sostanziale e preoccupante”, per cui il lavoro della categorie economiche non finisce certo qui, ma “continua con un monitoraggio capillare delle imposte locali, tenendo conto che in questo ambito rimane ancora molto da fare”.

“Tra il Comitato e le Amministrazioni locali – concludono le associazioni di categoria – sta iniziando un rapporto continuo, per trovare quali possano essere le soluzioni per arrivare ad un rapido abbassamento delle imposte, che in momenti difficili come questo, non è più rimandabile”.

 



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