“Distretto orafo aretino sano con oltre 10mila addetti. Ogni attacco ha finalità politiche”
Indagine Rai 3, dazi, furti, ruolo del settore nell'economia aretina. Il Presidente Maurizio Baldi a tutto tondo dagli stand di OroArezzo
Nelle prime ore di fiera, dagli stand di OroArezzo, parla Maurizio Baldi, Presidente di Confartigianato Imprese Arezzo.

Un’apertura con entusiasmo e grandi arrivi ma con un retrogusto amaro.
Sì, perché tra gli imprenditori si è anche parlato dell’inchiesta del programma di Rai3 Far West. “Arezzo, i nuovi schiavi dell’oro”, che denuncia condizioni e contratti di lavoro irregolari per gli operai del settore orafo aretino. O almeno, per quelli intervistati. All’indomani della messa in onda tra gli espositori in fiera “molti sono meravigliati”.
“Il tempismo per far uscire il servizio a ridosso dell’apertura dell’evento – continua Baldi – lo fa sembrare un attacco con finalità politiche”.
Quello che va sottolineato è il valore del settore orafo per il territorio aretino, che resiste nonostante gli scossoni nella nuova era Trump, tra minacce di nuovi dazi e mercati in bilico, un elemento di fragilità in più per le aziende, che proprio grazie alle fiere come Oro Arezzo cercano nuovi compratori e mercati.
A fare la differenza sui prodotti finali, secondo Baldi, è proprio la qualità del lavoro “Premiare e valorizzare i dipendenti è il primo modo per fare squadra. La prima ricetta per ottenere un prodotto di qualità è proprio questa: creare un ambiente e delle condizioni di lavoro che guardino all’interesse dei dipendenti. Di questo, risente anche il prodotto finale”.
La realtà raccontata da Far West, ribadisce Baldi, è quindi lontana da quella degli operatori del settore vicini al gruppo Confartigianato.
“Le nostre aziende sono assolutamente sane – conclude Baldi – Voglio ricordare che è sicuramente il settore maggiormente rilevante in termini occupazionali e sociali con oltre 10 mila addetti senza considerare l’indotto. Di tante imprese ne seguiamo la contabilità e i processi di formazione del personale. Siamo pertanto certi che quello che riporta la trasmissione sia riferito a un numero ristretto e che l’indagine sia destabilizzante per finalità politiche”.