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Apparecchiature elettromeccaniche ad uso estetico. Chiarimenti su Microneedling e Microblanding

2 Luglio 2021
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A seguito di alcune richieste di chiarimento circa l’utilizzo del MICRONEEDLING  e MICROBLADING dopo confronto con il Ministero della Salute e la FAPIB (Associazione Nazionale Produttori e Fornitori di Tecnologie per la Bellezza e il Benessere), si forniscono alcuni chiarimenti rispetto a tecniche erroneamente utilizzate da parte dell’estetista.
 
MICRONEEDLING: trattamento mirato a ridure o eliminare i tipici inestetismi del viso attraverso delle microlesioni sulle zone da trattare, con lo scopo di attivare la produzione di collagene ed elastina favorendo la rigenerazione dei tessuti. L’apparecchiatura utilizzata consiste in una sorta di manipolo simile ad una penna che fa muovere un insieme di aghi in modo che possano penetrare nell’epidermine sino al derma regolando la profondità di penetrazione tra 0,5 mm e 2,5 mm. 
 
Come si può verificare, tale attrezzatura non è compresa nell’elenco delle apparecchiature ad uso estetico presenti nel DM 206/2015 né tantomeno può essere presa a riferimento la scheda n. 23 (Dermografo per micropigmentazione). Stessa indicazione vale, ovviamente per la HYALURON PEN, poiché non è reperibile alcun riferimento tecnologico a questo o ad altri dispositivi simili nelle schede allegate al decreto ministeriale 206/2015.
 
MICROBLADING: pur avendo tale trattamento come scopo finale un ‘azione di “trucco semipermanente” equivalente a quanto eseguito con il dermografo non sono riscontrabili nella scheda 23 elementi che riconducano a tale tecnica, per quanto riguarda la tipologia di aparecchiatura e/o tecnologia.
 
Un ultimo riferimento riguarda alcune apparecchiature che basano il loro funzionamento sui campi elettromagnetici focalizzati ad alta intensità che hanno lo scopo di generare degli stimoli di contrazione involontaria dei muscoli simili a quelli generati dagli elettrostimolatori muscolari che si basano sul principio dell’elettrostimolazione (vedi scheda 19 DM 206/2015).
 
Infatti oltre alle posizioni espresse da alcune aziende sanitarie, anche i NAS (su indicazione del Ministero della Salute) hanno posto sotto sequestro alcune apparecchiature perchè non ritenute conformi alla scheda 19 del DM e ritenute pericolose per l’intensità troppo elevata del campo eletromagnetico.
 
In caso di utilizzo di elettrostimolatori è pertanto opportuno verificarne con attenzione la rispondenza ai parametri indicati nella suddetta scheda.
 
Info: Manuela Boncompagni – Tel. 0575314281 – manuela.boncompagni@artigianiarezzo.it
 


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