Il 23 luglio è stata sottoscritta da Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai e da Cisl e Uill’intesa attuativa degli accordi sul nuovo modello contrattuale firmati il 21 novembre 2008 e il 22 gennaio 2009.
L’intesa segna il definitivo superamento delle regole previste dal protocollo dellapolitica dei redditi del 23 luglio 1993.I rinnovi contrattuali verranno effettuati sulla base dell’IPCA, cioè di un indiceprevisionale depurato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici importati, costruito sullabase di un parametro europeo. L’obiettivo è quello di mettere le imprese al riparo dagliincrementi degli oneri derivanti dalle impennate del costo dei prodotti energetici e, nelcontempo, di migliorare i salari dei lavoratori, contenendo le spinte inflazionistiche.L’accordo attuativo conferma la contrattazione di secondo livello, valorizzando illivello regionale, che è l’unico deputato a erogare aumenti legati alla produttività.In questo modo si aiuteranno i territori a distribuire ricchezza dove viene prodotta e afronteggiare meglio le situazioni di crisi attraverso una contrattazione mirata.Viene avviato un processo di forte semplificazione dei contratti esistenti che passano,fin dalla prossima tornata contrattuale, dagli attuali 16 a 9 aree contrattuali.L’intesa è in linea con i principi della legge 2/2009 sulla riforma degli ammortizzatorisociali, che prevede un ruolo attivo degli Enti Bilaterali quale strumento per gestire aspettiimportanti di welfare contrattuale, responsabilizzando imprese e lavoratori, per disegnare unmodello sostenibile che possa spaziare dalla sanità integrativa alla previdenza, dallaformazione continua al sostegno al reddito, facendo leva sul federalismo, sull’esperienza dellabilateralità e sulla contrattazione decentrata.“Il nuovo modello contrattuale – sottolinea Giovanni Donati, Presidente di Confartigianato Imprese Arezzo – è in grado di attuare finalmente ilfederalismo contrattuale e di valorizzare la bilateralità per costruire un nuovo welfareamisuradella nuova realtà sociale, economica ed occupazionale e delle esigenzedell’artigianato e delle piccole imprese”.