Un Pozzo in Burkina Faso grazie alla donazione di Universo Sociale
Confartigianato sostiene il progetto missionario di Don Stefano Scarpelli, parroco di Bagnoro, a sostegno dei più poveri
Confartigianato, insieme a Universo Sociale, sostiene da anni l’impegno missionario di Don Stefano Scarpelli, un progetto di solidarietà internazionale che affonda le sue radici oltre 25 anni fa, nel cuore del Casentino, a partire dalla parrocchia di Talla e da altre comunità dell’Alto Casentino che decisero di avviare questa iniziativa benefica.
Don Stefano, negli scorsi giorni, ha presentato nella Sala Categorie della nostra Associazione, quanto realizzato grazie alla donazione del gruppo volontari, facenti parte anche di Anap. Alla presenza del nostro Segretario, Alessandra Papini, Don Stefano ha presentato, grazie all’ausilio di materiale foto e video, la costruzione di un pozzo in un villaggio del Burkina Faso.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di aiutare due orfanotrofi in Costa d’Avorio. Inizialmente il sostegno avveniva attraverso l’invio di beni tramite cargo aereo, ma dopo pochi anni Don Stefano si rese conto che gran parte del materiale non arrivava mai a destinazione. Da qui la decisione di recarsi personalmente nei luoghi di missione, accompagnando lui stesso gli aiuti.
Dopo alcuni anni di esperienza in Costa d’Avorio, Don Stefano, grazie al contatto con alcune suore decide di direzionare la sua opera missionaria in Burkina Faso, dove la situazione appariva ancora più drammatica sotto il profilo della povertà. In questo contesto, per poter operare, è stato necessario presentarsi come operatore sanitario, a causa della presenza dell’ISIS nel territorio che rende difficile la presenza di cristiani nel Paese. Un’esperienza che gli ha fatto comprendere come molte delle forniture inviate dall’Europa fossero reperibili localmente a costi nettamente inferiori rispetto a quelli sostenuti per il trasporto.
Da oltre 12 anni, Don Stefano raccoglie fondi e si reca direttamente in Burkina Faso per acquistare sul posto medicinali, beni di prima necessità e materiali sanitari, assumendosi spesso rischi personali. Un’attività svolta anche grazie al supporto di una suora che lo affianca e lo aiuta con la traduzione della lingua araba e di una rete di volontari che non ha mai smesso di credere in questo progetto.
Quello attuale è il 26° anno del progetto. Grazie al contributo di Confartigianato, Universo Sociale e del gruppo delle donne volontarie, tutte le risorse raccolte sono state destinate alla realizzazione di un nuovo pozzo, l’ennesimo di una lunga serie di interventi che Don Stefano ha promosso nel corso degli anni.
La costruzione dei pozzi rappresenta un vero e proprio motore di sviluppo per i villaggi: l’accesso all’acqua permette alle comunità di dedicarsi all’agricoltura, creare lavoro, produrre beni per l’autoconsumo e per la vendita, favorendo così un’economia locale sostenibile.
Il pozzo è stato realizzato interamente con i fondi di Universo Sociale e Confartigianato, che nel corso dell’anno grazie all’attività di volontariato e mercatini ha portato ad una raccolta di circa 3000 euro. Oltre al pozzo la somma è servita anche per l’acquisto di antibiotici e cortisonici, fondamentali per la cura della popolazione locale.
Un esempio concreto di come la solidarietà, quando è organizzata e condivisa, possa trasformarsi in opportunità e speranza per intere comunità.
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