"Chi ha qualcosa da nascondere non fa parte della nostra categoria". Andrea Boldi, presidente della Consulta Produttori orafi di Arezzo, si esprime così non massima nettezza, sulla vicenda della super evasione contestata a due colleghi con successivo sequestro di beni.
Un brutto spot per il comparto dei preziosi "Deve essere chiaro – dice Boldi – che certi vecchi modi di operare oltre che fuorilegge sono anacronistici. Il tempo dei corsari è finito, qui occorre essere imprenditori veri. Chi opera in modo scorretto danneggia l'economia e la credibilità dell'intero comparto, creando concorrenza sleale nel settore perchè chi non paga le imposte prende un vantaggio sui competitor non in virtù delle proprie capacità, ma grazie agli imbrogli".
Da parte della Consulta dei Produttori Orafi di Arezzo (Confartigianato, CNA, Confindustria e Confapi) un paluso alla Finanza che lavora per fare pulizia "Siamo dalla parte delel Istituzioni – dice Boldi – e dalle Istituzioni siamo stati aiutati nel periodo nero dell'ondata di furti. Abbiamo riscontrato come nelle verifiche della Finanza, degli Ispettori e di altre Forze dell'Ordine ci sia massima correttezza. Non ci sentiamo penalizzati e ripeto: chi ha da nascondere non fa parte della nostra categoria"