Slitta al 31 dicembre 2025 la scadenza per la comunicazione PEC degli amministratori
Su sollecito di Confartigianato, il Ministero ha emanato la circolare con la proroga e i chiarimenti che tutti auspicavano
Nei giorni scorsi il Ministero ha ricevuto sollecitazioni da più parti in merito alla concessione di una proroga sull’obbligo di iscrizione al Registro Imprese del domicilio digitale (PEC) degli amministratori di società costituite prima del 1° gennaio 2025.
Confartigianato aveva fatto emergere anche il problema legato ad alcune interpretazioni che le locali camere di commercio stavano dando circa la normativa in oggetto.
Tempestivamente il Mimit ha pubblicato la circolare in cui si proroga la scadenza al 31 dicembre 2025, confermando le linee interpretative contenute nella sua precedente nota (prot. n. 43836 del 12 marzo u.s.), invitando le Camere di Commercio a dare seguito alle indicazioni fornite attraverso una “corretta diffusione dell’informazione presso le imprese”.
La proroga è stata decisa soprattutto per far fronte a diverse criticità operative, tra cui prassi camerali non uniformi e l’elevato numero di adempimenti societari in corso. Il Ministero ha confermato le indicazioni precedenti, specificando che non è possibile utilizzare la PEC della società come indirizzo personale dell’amministratore.
Il differimento offre tempo prezioso alle imprese, ma non risolve tutte le problematiche in atto, Confartigianato proseguirà l’attività di monitoraggio sollecitando interventi chiarificatori da parte del Ministero.
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