Si è tenuto ieri sera presso la sede di Confartigianato un incontro tra il Vice-Presidente della Provincia di Arezzo, Geom. Angiolino Piomboni ed una folta rappresentanza delle imprese del territorio e degli autotrasportatori per conoscere quali azioni gli Enti pubblici stanno adottando per risolvere i gravi disagi connessi alla chiusura ed al successivo divieto ai mezzi pesanti su ponte Buriano”.
Piomboni ha assicurato i presenti che la problematica è al centro dell’attenzione dell’Amministrazione provinciale e già sono stati compiuti i primi passi. Verificata l’impossibilità di realizzare a breve un ponte provvisorio per gli elevati costi dovuti al rispetto delle normative idrauliche che rendono l’opera stessa non opportuna, la provincia di Arezzo ha deciso di operare su due fronti: una rapida che consenta di superare di eliminare i disagi ed i divieti, l’altra a lungo termine per la realizzazione di un nuovo ponte.
La prima soluzione, a carattere provvisorio, è quella di realizzare un “guado”, costruito con casseforme di cemento prefabbricato, appoggiate sul letto del fiume, che consentirebbe in tempi brevi di poter ripristinare la circolazione di tutte le tipologie di veicoli, seppur a senso unico alternato. Tale struttura, rimovibile , non sarebbe soggetta alle stringenti normative idrauliche, in particolare sull’altezza dalle acque. Perché questo sia economicamente sostenibile con le risorse della Provincia, è necessario che debba essere realizzata in prossimità del vecchio ponte, per risparmiare sui costi di viabilità di collegamento, e posizionata sulle casse di espansione. Gli uffici tecnici della provincia stanno già elaborando il progetto che, se otterrà il parere favorevole della Regione Toscana (rischio idraulico) e Sovrintendenza di Siena potrebbe diventare cantierabile nel prossimo periodo estivo, sicuramente il più adatto per la realizzazione dell’opera per essere terminata addirittura entro l’anno.
La strada più lunga è complessa, è quella che vede l’inizio la progettazione di un nuovo ponte, situato molto più a monte dell’attuale al fine di poter salvaguardare l’elemento paesaggistico. Questa opera è molto complessa sotto il profilo tecnico e di conseguenza molto costosa: non può essere realizzata senza le risorse lei Ministeri coinvolti: Infrastrutture e Beni Culturali ed Architettonici.
Solo così diverrebbe possibile rendere ponte Buriano libero dalla circolazione stradale di qualsiasi tipo e poterlo finalmente considerare per quello che è: un monumento!
La nostra Associazione ed il Vicepresidente Piomboni rimarranno a stretto contatto per monitorare questi percorsi, su tutti i livelli istituzionali, pronti ad intervenire in caso qualche Ente possa porre ostacoli non giustificabili considerate le difficoltà delle aziende, dei cittadini del territorio e degli autotrasportatori di merci.
Da anni stiamo fronteggiando una serie di emergenze che crediamo debbano trovare una soluzione, una inizialmente provvisoria ed immediata e successivamente un altra molto più complessa ed onerosa ma che però risolverebbe una volta per tutte la viabilità della zona e di conseguenza migliorerebbe la vita e l’economia di un intero territorio.
Associati
