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Polizza catastrofale: cosa cambia per le imprese

Scadenze, obblighi e rischi di esclusione dai bandi per chi non si adegua alla nuova normativa


Sul tema delle polizze catastrofali, il legislatore è intervenuto più volte nel corso degli ultimi mesi emanando alcune importanti normative che indicano, in modo piuttosto chiaro, le reali implicazioni per le imprese sottoposte all’obbligo.

Introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, con la conversione in legge n. 78 del 27/05/2025 del decreto di proroga, tutte le imprese con sede legale in Italia (escluse quelle agricole) devono stipulare questa copertura assicurativa entro scadenze differenziate:

Con il decreto pubblicato il 25 luglio 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha individuato le agevolazioni pubbliche che non saranno più accessibili alle imprese che non abbiano ottemperato all’obbligo di stipula di una polizza assicurativa contro calamità naturali ed eventi catastrofali. Il Mimit fa dunque da apripista rispetto agli altri soggetti pubblici erogatori di incentivi facendo il primo concreto passo di attuazione della norma.

A seguito di tale normativa, anche la Giunta Regionale Toscana ha modificato la normativa del bando tipo introducendo in aggiunta agli altri numerosi requisiti per l’accesso ai bandi Piani Regionali FESR.

L’inadempimento, pertanto, può comportare l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche.

Due temi si pongono per il prossimo, futuro: uno relativo all’allargamento ad altre misure largamente utilizzate dall’imprese, l’altro relativo alla verifica della correttezza delle polizze stipulate dalle imprese.

Sul primo aspetto, sembra oramai certo che l’assolvimento dell’obbligo assicurativo verrà previsto anche per il rilascio della Garanzia del Fondo Centrale andando ad impattare su un numero estremamente rilevante di imprese. La presenza della garanzia del Fondo Centrale, infatti, è divenuto nel periodo post Covid elemento discriminante per l’erogazione di credito alle aziende.

In secondo luogo si pone il problema dei soggetti delegati al controllo: soggetti gestori di bandi, Fondo centrale di garanzia dovranno essere in grado di stabilire la conformità delle polizze su quanto previsto dalla normativa. Questo espone le imprese a rischi di revoche o inaccessibilità su elementi tecnici certamente non immediati e chiari.

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