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“Pensionati sempre più poveri. Servono riforme e riduzione del prelievo fiscale”

Così il Presidente dei Pensionati di ANAP Confartigianato, Angiolo Galletti alla recente presentazione del rapporto congiunto del CER e del CUPLA presso la Camera dei deputati


A Roma, una delegazione di ANAP Confartigianato, formata dai componenti della Presidenza e guidata dal presidente nazionale dell’Associazione Guido Celaschi, ha partecipato alla recente presentazione del rapporto congiunto del CER (Centro Europa Ricerche) e del CUPLA (Comitato Unitario dei Pensionati del Lavoro Autonomo) presso la Camera dei deputati.

Era presente anche il presidente di ANAP Confartigianato Toscana Angiolo Galletti, secondo il quale dal rapporto emergono dati preoccupanti: “I pensionati sono sempre piu’ poveri, a causa della costante perdita del potere di acquisto delle pensioni causata, oltre che dall’inflazione, da un prelievo fiscale iniquo. I dati presentati nel rapporto sono chiari e preoccupanti: dal 2009 al 2025, una pensione lorda di 1.200 euro ha perso circa 70 euro al mese di potere d’ acquisto, equivalente quasi 900 euro l’anno”.

Secondo il Rapporto le pensioni italiane hanno subito un grave impoverimento negli ultimi 15 anni, con una significativa perdita del potere d’acquisto al netto della tassazione. Il Prof. Ginebri, economista del CER e curatore della ricerca del CUPLA, ha illustrato i tre nodi cruciali che affliggono il sistema pensionistico: la costante perdita del potere d’acquisto, gli effetti deleteri del drenaggio fiscale e le persistenti disparità fiscali. Questa erosione è imputabile principalmente all’ interazione tra inflazione e prelievo fiscale sui redditi, che ha vanificato persino gli effetti di due riforme fiscali intervenute nel periodo. La situazione è ancora più grave per le pensioni più basse e quelle medio-alte, che subiscono un adeguamento all’inflazione solo parziale.

Negli ultimi vent’ anni poi l’aumento dei prezzi ha colpito in modo assai piu’ grave i beni e servizi essenziali per i pensionati, come alimentari, prodotti energetici e spese sanitarie, rispetto ai servizi generici.

Per Angiolo Galletti: “Servono urgenti riforme che portino alla rivalutazione delle pensioni in base ad indici di prezzi al consumo realistici, che tengano in considerazione le effettive spese delle famiglie. Chiediamo la riduzione della tassazione fiscale che grava in modo iniquo, in particolare sulle pensioni basse e medie fino a 15.000 euro annui”. Conclude poi il presidente: “La riduzione del potere di acquisto delle pensioni ha ripercussioni profonde e dirette sulla qualità della vita non sono dei pensionati, ma anche delle loro famiglie e della società. In molti si trovano a dover scegliere tra acquistare farmaci, riscaldare la propria abitazione o fare la spesa. Proteggere le pensioni non è solo un dovere etico verso chi ha lavorato una vita, ma è anche essenziale per il benessere e la coesione sociale”.  


22 Luglio 2025
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