Confartigianato esprime il dolore degli artigiani e dei piccoli imprenditori italiani per la scomparsa del Pontefice
Un uomo venuto dalla fine del mondo, ma entrato nel cuore di tutti.
Con profonda commozione, ci uniamo al cordoglio del mondo intero per la scomparsa di Papa Francesco.
Con la sua voce semplice e forte, ha saputo parlare agli ultimi, agli artigiani della vita quotidiana, a chi costruisce con le mani e con il cuore. Ha mostrato che la vera grandezza sta nell’umiltà, che la dignità del lavoro passa anche attraverso i gesti più silenziosi, e che la cura degli altri è il fondamento di una società giusta.
Papa Francesco ha incarnato uno stile di Chiesa vicino alla gente, capace di ascoltare, abbracciare e accompagnare.
Anche noi, nel nostro piccolo mondo fatto di passione e tradizione, abbiamo sentito la sua vicinanza. Ci lascia un’eredità di fede, speranza e umanità ma soprattutto una frase che pronunciò nel nostro incontro “Le macchine replicano, l’artigiano crea”.
“Porteremo sempre con noi, con profonda riconoscenza – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – il prezioso ricordo e l’insegnamento delle parole che il Santo Padre ci ha rivolto il 10 febbraio 2024 in occasione dell’udienza in Vaticano: “Il lavoro manuale rende partecipe l’artigiano dell’opera creatrice di Dio”.
Ci ha indicato così, con mirabile ed efficace sintesi, l’essenza dell’artigianato, i valori che esprimiamo nell’agire quotidiano: vediamo la bellezza nella materia inerte, le diamo forma e la portiamo nel mondo per abbellirlo e “rispondere ai bisogni della gente”, esortandoci ad esercitare l’impegno che contraddistingue la nostra partecipazione a costruire uno sviluppo economico e sociale sostenibile e a misura d’uomo.
Rivivi l’Udienza concessa da Papa Francesco a Confartigianato il 10 febbraio 2024