La Confederazione in audizione al MIMIT “Troppe lacune e incertezze. Un provvedimento inapplicabile. Va modificato prima di attuarlo”
“Troppe lacune e incertezze. Un provvedimento inapplicabile. Va modificato prima di attuarlo”.
Questa la posizione di Confartigianato sull’intenzione del Governo di introdurre, da gennaio 2025, l’obbligo per le imprese di sottoscrivere una polizza assicurativa per i danni da causati da eventi come catastrofi e calamità naturali.
Ad esprimere perplessità e critiche sono stati oggi i rappresentanti della Confederazione durante un incontro svoltosi presso il Ministero delle Imprese e del made in Italy.
Su troppi aspetti, come la definizione dei premi e dei danni, il provvedimento mostra lacune e necessità di chiarimenti per evitare di lasciare mano libera alle compagnie di assicurazione e garantire agli imprenditori la certezza di stipulare polizze efficaci e a condizioni trasparenti. A questo proposito, Confartigianato ritiene necessario anche istituire un portale analogo a quello per l’energia tramite il quale gli imprenditori abbiano la possibilità di conoscere e confrontare le diverse offerte delle compagnie. Tra gli aspetti da approfondire ulteriormente segnalati da Confartigianato vi è poi l’ambito degli eventi catastrofali da assicurare: andrebbe esteso a fenomeni estremi sempre più frequenti come trombe d’aria, mareggiate, grandinate. Ancora, Confartigianato ha segnalato la necessità di esentare i premi assicurativi dall’imposizione fiscale del 22,25%.
Su tutto, Confartigianato ha richiamato il Governo all’impegno nella prevenzione per mettere in sicurezza il territorio, i cittadini e le imprese. Dalle pur indispensabili risposte all’emergenza bisogna passare all’utilizzo delle risorse del Pnrr per azioni di tutela dell’ambiente, soprattutto nelle zone colpite dal dissesto idrogeologico, con la realizzazione di opere e infrastrutture adeguate, la manutenzione ordinaria con controlli costanti per verificarne tenuta ed efficienza.