Nuove norme UE per ridurre i rifiuti tessili e alimentari
Tra le novità previste l’introduzione di obiettivi vincolanti e l’estensione della responsabilità al produttore
Martedì 9 Settembre il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo a nuove misure per prevenire e ridurre i rifiuti alimentari e tessili in tutta l’UE. Più precisamente è stata approvata la revisione della direttiva quadro sui rifiuti per ridurre i rifiuti, compresi i rifiuti alimentari, e l’impatto ambientale della gestione dei rifiuti.
A proporre la revisione, il 5 luglio 2023, è stata la Commissione europea. La revisione della direttiva, che risaliva nella formulazione al lontano 2008, è diventata nel frattempo un ampio testo legislativo che, frutto di un accordo del febbraio 2025, è stato adottato senza votazione poiché non sono stati presentati emendamenti.
Dopo la firma dei presidenti del Parlamento e del Consiglio l’ultimo passaggio affinché il testo diventi attivo è la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Da quel momento gli Stati membri avranno 20 mesi dall’entrata in vigore per applicare le norme nella legislazione nazionale.
La direttiva aggiornata introduce obiettivi vincolanti di riduzione degli sprechi alimentari, da raggiungere a livello nazionale entro il 31 dicembre 2030: il 10% per la produzione e la trasformazione alimentare e il 30% pro capite per i rifiuti provenienti dal commercio al dettaglio, dai ristoranti, dai servizi di ristorazione e dai nuclei domestici. Gli obiettivi saranno calcolati sulla media annua 2021-2023.
Per quanto riguarda il tessile, invece, i produttori che immettono nuovi materiali sul mercato UE dovranno sostenere i costi di raccolta, cernita e riciclo, tramite nuovi regimi di responsabilità estesa del produttore, da istituire in ciascuno Stato membro entro 30 mesi dall’entrata in vigore della direttiva. Le norme si applicheranno a tutti i produttori, anche quelli che operano via e-commerce e indipendentemente dal luogo di stabilimento. Le microimprese avranno un anno supplementare per adeguarsi.
Le nuove regole riguarderanno abbigliamento e accessori, cappelli, calzature, coperte, tende, biancheria da letto e da cucina. Su iniziativa del Parlamento, i Paesi UE potranno estendere i regimi di responsabilità estesa del produttore anche per i materassi.
Infine gli Stati membri dovranno considerare le pratiche di ultra-fast fashion e fast fashion nel determinare i contributi finanziari per sostenere i nuovi compiti dei produttori.
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