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Natale, consegnata al Vescovo la tradizionale statua del presepe

Confartigianato e Coldiretti celebrano i temi dell'integrazione e della sicurezza sul lavoro, con l'opera realizzata dal maestro Claudio Riso


Confartigianato e Coldiretti hanno consegnato al Vescovo S.E. Andrea Migliavacca la statuina del presepe che quest’anno rappresenta il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni, con l’obiettivo di far emergere i temi dell’integrazione e dell’inclusione anche attraverso la cultura della sicurezza sul lavoro. Hanno preso parte all’incontro presso il Palazzo Vescovile il Presidente di Confartigianato Imprese Maurizio Baldi, il Direttore di Coldiretti Raffaello Betti ed il consigliere ecclesiastico dell’associazione agricola Don Luca Vannini. Sesta edizione per l’iniziativa promossa in tutta Italia con l’obiettivo di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro.

Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è la famiglia. Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti, con il patrocinio della “Fondazione Fratelli tutti” e Avvenire, vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile. Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali. Per rafforzare l’attualità di questo messaggio aggiungiamo ogni anno nuove figure e nuovi mestieri.

“La statuina del presepe, realizzata dal maestro Claudio Riso, rappresenta quest’anno il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni – spiega Maurizio Baldi, Presidente di Confartigianato Imprese Arezzo – che raccontano da una parte gli artigiani che lavorano a contatto con la terra, custodi di un sapere antico che trasforma semi, frutti e materie prime in cibo e tradizioni uniche. Dall’altra parte ci sono gli artigiani che danno forma agli edifici, costruttori di strutture e spazi che proteggono, accolgono e fanno crescere le comunità. Una composizione che unisce quindi i valori dei nostri territori: capacità di creare legami, generare comunità attorno al lavoro e promuovere integrazione e collaborazione. È anche un richiamo prezioso alla sicurezza sul lavoro, che non è un adempimento burocratico, ma un impegno quotidiano. Con Fondazione Symbola e Coldiretti – prosegue Baldi – rinnoviamo il nostro impegno a valorizzare i mestieri, la cultura del lavoro ben fatto e la ricchezza dei territori, contribuendo a diffondere un messaggio di speranza e responsabilità, di cui oggi abbiamo ancora più bisogno”.

Nel 2020 la statuina rappresentava i valori della solidarietà durante il Covid, nel 2021 l’innovazione digitale, nel 2022 la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente, nel 2023 la formazione e l’apprendistato, nel 2024 la qualità del cibo made in Italy.


“La qualità del lavoro è un pilastro fondamentale per tutelare la dignità delle persone e la competitività del Made in Italy agroalimentare, promuovendo legalità e rispetto. La scelta della figura dell’agricoltrice vuole simboleggiare i valori di inclusione e sicurezza che caratterizzano da sempre il mondo agricolo – sottolinea il Direttore di Coldiretti Arezzo Raffaello Betti – la statuina simboleggia anche il nuovo protagonismo femminile nelle nostre campagne, dove la componente rosa sta diventando sempre più determinante in termini di innovazione e di welfare, con le tante iniziative sociali come fattorie didattiche, agriasili e progetti di accoglienza per donne in difficoltà”.


Le statuine verranno donate su tutto il territorio nazionale e consegnate ai Vescovi delle Diocesi italiane.
“La consegna di questa statuina del Natale è una bella tradizione che si ripete ormai da alcuni anni e che va a completare il presepe anche con la presenza delle varie arti e del mondo del lavoro –
dice il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro mons. Andrea Migliavacca. È un segno che rende ancor più vero, bello e attuale il presepio di tutti noi che è nella nostra vita. Il mio grazie va quindi alla Coldiretti, a Confartigianato Imprese e a tutti coloro che promuovono e rendono possibile questa iniziativa”.

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