NASpI: procedura e compatibilità con altri redditi
L'iter da seguire e tutte le fasi operative. Come presentare la domanda, adempiere agli obblighi e mantenere il diritto all’indennità
Per chi avesse necessità di rivolgersi ai nostri servizi Caaf dislocati nella sede centrale di Arezzo e negli uffici territoriali, ricordiamo la procedura attualmente vigente per l’accesso alla NASpI.
L’invio della domanda avviene per via telematica, cui seguono l’accesso al Sistema di Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) e la stipula del Patto di Servizio Personalizzato (PSP).
L’indennità NASpI è stata modificata dal DM 174/2024, che ha introdotto una serie di novità, tra cui un nuovo modello informatizzato per la gestione dei percettori. I beneficiari dell’indennità sono tenuti ad attivarsi nella ricerca di un nuovo impiego, a partecipare alle misure di politica attiva del lavoro e a rispettare gli obblighi di condizionalità, il cui mancato adempimento comporta la perdita del diritto alla prestazione.
Presentazione della domanda (NASpI o DIS-COLL)
La domanda deve essere presentata esclusivamente in via telematica a partire dal giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro. L’invio può avvenire tramite il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS e utilizzando la funzione “NASpI invio domanda online”, tramite patronati o intermediari abilitati, oppure contattando il Contact Center INPS al numero 803 164 da rete fissa o al numero 06 164164 da telefono cellulare.
La presentazione della domanda equivale al rilascio della Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID). In alternativa, la DID può essere rilasciata autonomamente attraverso il portale regionale SIUL, accessibile con SPID o CIE.
Accesso al Sistema di Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL)
A partire dalla data di decorrenza dell’indennità, l’INPS invia un SMS al beneficiario con l’invito ad accedere al portale SIISL. All’interno della piattaforma è necessario aggiornare i dati anagrafici e professionali, caricare o aggiornare il curriculum vitae e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD), passaggio indispensabile per la prosecuzione del percorso di accompagnamento al lavoro.
Presa in carico da parte dei Servizi per l’Impiego
Il percorso si conclude con la presa in carico da parte dei Servizi per l’Impiego e con la stipula del Patto di Servizio Personalizzato (PSP). Tale adempimento avviene presso il Centro per l’Impiego territorialmente competente oppure presso un operatore accreditato ai Servizi per il Lavoro, secondo quanto previsto dalla normativa regionale.
Compatibilità con altri redditi e attività lavorative
Durante il periodo di percezione della NASpI è possibile svolgere un’attività lavorativa, purché la stessa venga comunicata all’INPS tramite il servizio NASpI-COM. La normativa prevede soglie di reddito differenti in base alla tipologia di lavoro svolto; il rispetto di tali limiti incide sia sull’importo dell’indennità sia sulla possibilità di continuare a percepirla.
Novità sui redditi da lavoro sportivo
I percettori di NASpI e DIS-COLL che svolgono o avviano un’attività lavorativa nel periodo di disoccupazione sono tenuti a comunicare all’INPS il reddito annuo presunto entro trenta giorni dall’inizio dell’attività oppure, se l’attività era già in corso, entro trenta giorni dalla presentazione della domanda di NASpI.
Per i collaboratori sportivi dilettanti che percepiscono compensi derivanti da collaborazioni coordinate e continuative, l’obbligo di comunicazione sorge esclusivamente al superamento della soglia annua di 5.000 euro. Fino a tale importo non è richiesta alcuna comunicazione all’INPS, in quanto sotto questa soglia non si genera obbligo contributivo e i redditi non incidono sull’indennità di disoccupazione.
Non è pertanto necessario comunicare il reddito presunto all’INPS nei casi in cui i compensi derivanti da attività sportiva dilettantistica svolta in forma di collaborazione coordinata e continuativa non superino i 5.000 euro annui, né quando si percepiscano redditi da lavoro autonomo occasionale sportivo inferiori al medesimo limite.
Mantenimento dello stato di disoccupazione
Per conservare lo stato di disoccupazione e il diritto alla NASpI è necessario rispettare il limite di reddito annuo previsto dalla normativa vigente. Per l’anno 2024 tale limite è pari a 8.500 euro, mentre per il 2023 era fissato a 8.173,91 euro. Nel calcolo del limite rientrano tutti i compensi percepiti, inclusa la franchigia dei 5.000 euro.
Per ulteriori dettagli è possibile contattare il nostro Caaf al numero 0575 314208.


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