Quello del rapporto tra scuola e lavoro è uno dei temi di maggiore importanza ogni volta che si parla della difficoltà dei giovani a trovare un’occupazione alla conclusione del proprio percorso formativo professionale.
Per questo ha un particolare significato l’accordo sottoscritto questa mattina nel palazzo della Provincia che ha visto seduti allo stesso tavolo tre istituti professionali, il “Margaritone” di Arezzo, il “Marconi-Severi” di San Giovanni Valdarno e il “Marcelli” di Foiano, la Federazione Meccanica di Confartigianato e il consorzio Arezzo Innovazione, coordinati dall’Assessorato provinciale all’istruzione.
“Quello di oggi è davvero un momento importante – afferma l’Assessore Rita Mezzetti Panozzi – perché spesso la separazione tra il mondo della scuola e quello del lavoro viene considerata la madre di tutti i mali. Si tratta, però, di mondi molto complessi e il connubio tra teoria e pratica non è certo facile da realizzarsi, soprattutto dopo che la riforma Gelmini ha eliminato molte ore di laboratorio. Quello che facciamo con questo accordo, che ha carattere sperimentale, è ribaltare la concezione fin qui in uso stabilendo un’equivalenza tra le competenze che si acquisiscono a scuola e quelle sul lavoro. Grazie a questa filosofia si potrà creare una strettissima connessione tra i bisogni che le aziende esprimono e la metodologia didattica. La Provincia è stata solo un soggetto facilitatore tra la grande disponibilità mostrata dalle scuole professionali e le associazioni di categoria che hanno bisogno di professionalità adeguate”, ha concluso l’Assessore.
In rappresentanza di Confartigianato ha sottoscritto la convenzione il Presidente della Federazione Meccanica Monica Valdambrini: “siamo soddisfatti di questo dialogo che si è creato e che ha portato poi a un accordo che metterà a disposizione degli studenti laboratori altamente qualificati, nuove tecnologie e la possibilità di visitare aziende e fiere del settore della meccanica”, ha commentato.
Sottolineature positive sono venute dai dirigenti scolastici dei tre istituti firmatari, Roberto Santi, Anna Bernardini e Roberto Martini.