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Giovani Imprenditori. Convention 2024: Investiamo sulle nuove generazioni per costruire il futuro dell’Italia

Il report dell'evento annuale organizzato dal nostro movimento tenutosi Martedì 28 Maggio all'Auditorium Antonianum di Roma


Il futuro dell’Italia e la nuova identità imprenditoriale si costruiscono con la ‘visione’ dei giovani e all’insegna dell’intergenerazionalità.

E’ il messaggio della Convention dei Giovani Imprenditori di Confartigianato che si è svolta oggi a Roma.

Il Movimento guidato dal Presidente Davide Peli ha chiamato a confronto esponenti del Governo e del Parlamento, esperti, accademici, studenti, per delineare la situazione del lavoro giovanile e indicare le traiettorie per sostenere il talento e la voglia di fare impresa delle nuove generazioni.

Dopo i saluti del Presidente di Confartigianato Marco Granelli, il Presidente dei Giovani Imprenditori Davide Peli ha introdotto i lavori sottolineando: “Il futuro dell’Italia dipende da quanto e come si investirà sulle nuove generazioni. C’è molto da cambiare, se si considera che oggi, per 12 euro di spesa pubblica destinati a pensioni e sanità per anziani, se ne spende soltanto 1 per giovani e famiglie. Bisogna puntare su formazione di qualità, istruzione tecnica e professionalizzante, per creare le competenze evolute imposte dalla rivoluzione digitale. E occorre incentivare la trasmissione d’impresa, con strumenti ad hoc come, per esempio, il credito di imposta, per i giovani che vogliono rilevare l’azienda di famiglia, subentrare in un’impresa già avviata o creare una propria attività. Così si protegge il patrimonio di saper fare dell’artigianato e delle piccole imprese e si offre un futuro ai giovani e al Paese”.

Alle sollecitazioni del Presidente Peli ha risposto Paola FrassinettiSottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito, la quale ha illustrato il disegno di legge governativo che riforma l’istruzione tecnico-professionale con l’introduzione del nuovo modello 4+2, attualmente all’esame del Parlamento. “Si tratta – ha detto – di una riforma molto attesa dalle scuole e dal mondo produttivo. Avremo una filiera della formazione tecnica e professionale che potrà contare sul potenziamento delle discipline di base e sull’incremento di quelle laboratoriali e professionalizzanti; sul maggior raccordo fra scuola e impresa, ma anche sulla maggiore internazionalizzazione e ricerca. L’obiettivo è che i giovani abbiano la preparazione adeguata per trovare più rapidamente un impiego qualificato e che le imprese abbiano le professionalità necessarie per essere competitive”.

E sul fronte delle misure per sostenere l’avvio d’impresa, le start up, l’imprenditoria giovanile anche con agevolazioni per le assunzioni si è soffermato il Sen. Giorgio Maria Bergesio, mentre l’On. Paola De Micheli ha insistito sulla necessità di investire in scuola e formazione e di sostenere il passaggio generazionale e la creazione d’impresa.

La situazione del lavoro giovanile in Italia è stata approfondita da Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato, e da Licia Redolfi, Osservatorio Mpi Confartigianato Lombardia. Ne emerge un quadro di luci e ombre. Nel decennio 2013-2023 la crisi demografica ha fatto diminuire la popolazione italiana di 874mila giovani tra 20 e 34 anni, con un calo dell’8,7%. Questo trend si riflette sulla composizione del lavoro indipendente: oggi il numero di imprenditori e lavoratori autonomi over 60, pari a 897mila, ha superato quello degli under 35 (719mila). Il fenomeno, diffuso in tutta Europa, è più marcato in Italia dove la quota di giovani lavoratori indipendenti sul totale è pari al 15%, a fronte del 16,2% della media Ue. Eppure le occasioni di lavoro per i giovani non mancano: tanto è vero che tra il 2021 e il 2023 la crescita dell’occupazione è stata trainata dagli under 35, in aumento dell’8,8% a fronte del +3,3% dell’occupazione senior, con un andamento migliore per laureati (+12,5%) e giovani donne (+9,9%). E si potrebbe fare molto di più, visto l’aumento della percentuale di manodopera che le imprese non riescono a reperire: a maggio si attesta al 48,2%, 2,1 punti in più rispetto allo scorso anno.
Ma, oltre al problema del calo demografico, le nuove generazioni non si offrono sul mercato del lavoro. Il rapporto di Confartigianato mette infatti in evidenza che gli inattivi under 35 sono 1.477.000, il valore più alto in Europa. E così, il tasso di occupazione degli under 35 italiani è del 45%, e rimane la percentuale più bassa d’Europa che fa registrare una media del 58,6%. Siamo accanto a Grecia (45,1%) e Romania (46,5%), e lontanissimi dai valori di occupazione giovanile in Austria (70,6%), Malta (76,8%) e Olanda (82,1%). Un segnale di speranza arriva dalla nascita nel 2023 di 50mila imprese guidate da giovani, pari al 34,9% del totale delle aziende create lo scorso anno.

I lavori, condotti da Angelo Mellone, direttore Intrattenimento Day Time Rai, e ‘animati’ dagli interventi dal pubblico guidati dall’influencer Federic, hanno poi approfondito i temi chiave della Convention con tre panel. Al confronto “Generazione di successo: competenze chiave per il lavoro e l’imprenditorialità” hanno preso parte Selena Brocca, Direttore Generale Upskill 4.0, Marco Belardi, Consulente del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Piano Transizione, Presidente del Comitato tecnico UNI/CT 519 “Tecnologie abilitanti per Industria 4.0”, Docente Laboratorio Transizione 5.0 e del Master Sostenibilità ESG del Sole 24 Ore, Matteo Colombo, Direttore Fondazione ADAPT, Erika De Guttry, Italian and International Development Manager LVMH Métiers d’Excellence Department.

Visioni Condivise: come le diverse generazioni contribuiscono alla crescita del Paese” è l’argomento del secondo panel che ha visto la partecipazione di Maria Cristina Pisani, Presidente Consiglio Nazionale Giovani, Francesco Samore’, Segretario Generale Fondazione Giannino Bassetti, Maria Vittoria Dalla Rosa Prati, Coordinatrice del Gruppo di lavoro ASviS “Organizzazioni giovanili”.

E infine “Il futuro appartiene a coloro che lo costruiscono”, aperto da un dialogo plausibile con Adriano Olivetti a cura di Michele Mezza, Giornalista e Docente Epidemiologia sociale, algoritmi e big data Università Federico II e gli interventi di Francesco Brunori, Futurista, Marketing & Sales Director e Responsabile Education di -skopìa e di Manuel Canova, artigiano fondatore di IMjiT35020 MANUFACTUS|@imjit35020.


Guarda la gallery fotografica della Convention 2024 dei Giovani Imprenditori di Confartigianato

Ad aprile prosegue la crescita dell’occupazione, giovani a +2,1%

L’analisi dei dati pubblicati oggi dall’Istat conferma la crescita dell’occupazione, nonostante le incertezze determinate dalle tensioni geopolitiche e la stretta monetaria in corso. Ad aprile 2024 il numero degli occupati sale a 23 milioni 975mila ed è superiore di 516mila unità (+2,2%) rispetto ad aprile 2023, per effetto dell’incremento di 444mila dipendenti permanenti (+2,9%) e di 154mila autonomi (+3,1%) e della diminuzione di 82mila dipendenti a termine (-2,8%). Migliore l’andamento dell’occupazione femminile, in salita del 2,5% su base annua, a fronte del +2,0% di quella maschile.

La crescita dell’occupazione sostenuta dai giovani – Il segmento giovanile sostiene la crescita del mercato del lavoro. Ad aprile 2024 si registra un aumento di 113mila lavoratori under 35, pari ad un aumento del 2,1%, con una accentuazione per i giovani under 25, in aumento del 2,5%.

Si conferma lo straordinario andamento del mercato del lavoro dell’ultimo biennio, in cui gli occupati sono saliti di oltre un milione di unità grazie al maggiore dinamismo dei giovani, come evidenziato nel report ‘Giovani, impresa e lavoro, tra presente e futuro’ – qui per scaricarlo – predisposto in collaborazione con l’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia e presentato questa settimana alla Convention 2024 dei Giovani Imprenditori di Confartigianato.

Dall’analisi dell’Ufficio Studi emerge che tra il 2021 e il 2023 si è registrato un aumento di 1 milione e 26mila occupati, pari al +4,5%, trainato dall’aumento di 439 mila giovani under 35, pari ad un tasso di crescita del +8,9% – con una maggiore accentuazione (+9,9%) per le donne under 35 –  e risultando migliore del +3,3% degli occupati senior, con 35 anni ed oltre. La performance  dell’occupazione giovanile in Italia e Spagna (+12,4%) è migliore di quella registrata in Germania (+4,3%) e Francia (+4,9%).

Cresce il lavoro di qualità  – L’aumento dell’occupazione è spinto dalla crescita di +415 mila dipendenti a tempo indeterminato (+9,9% rispetto due anni prima), di cui 371 mila in più per i dipendenti permanenti a full time (+15,6%). La qualità della domanda di lavoro, imperniata sulla stabilità, è rafforzata dall’aumento di 166 mila giovani laureati, il 12,5% in più, un tasso di crescita che nel biennio risulta doppio rispetto al +5,6% della media Ue e al +6,1% della Germania, la maggiore economia europea.

I contenuti del report ‘Giovani, impresa e lavoro, tra presente e futuro’ – Il rapporto di Confartigianato predisposto per la Convention 2024 dei Giovani Imprenditori delinea le sfide che il sistema delle imprese deve affrontare nell’era dell’incertezza, con particolare attenzione alla qualità del lavoro e all’imprenditorialità giovanile. Alcune evidenze delineano le interazioni tra domanda e offerta di competenze, il trend degli investimenti e della produttività necessari per le transizioni demografica, digitale e green e per sostenere la crescita economica a lungo termine.

Il report dedica una particolare attenzione alla crisi demografica, che nel decennio 2013-2023 ha fatto  diminuire la popolazione italiana di 874mila giovani tra 20 e 34 anni, con un calo dell’8,7%, con riflessi sugli imprenditori e lavoratori autonomi.

Qui il servizio odierno del TG1 Economia con i dati di Confartigianato sulla crisi demografica.

Trend dell’occupazione per carattere occupazione, genere e classe di età

Aprile 2024, var. % su base annua – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

Dinamica occupazione under 35 nei due anni di guerra 2022-2023 nei maggiori paesi Ue

Variazione % cumulata – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat



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