Fondi al Terzo Settore: la valutazione d’impatto diventa obbligatoria
In Confartigianato consulenza qualificata per trasformare i progetti in risultati concreti e finanziabili, sulla base della nuova normativa
Dal 5 settembre 2025 si sono aperte le candidature per partecipare al nuovo avviso pubblico che stanzia risorse a sostegno dei progetti di rilevanza nazionale del Terzo Settore. Un appuntamento ormai atteso ogni anno dagli Enti del Terzo Settore (ETS), che quest’anno introduce però una novità di grande rilievo: la valutazione di impatto sociale (VIS) diventa un requisito obbligatorio per l’accesso ai fondi, indipendentemente da valore economico e durata dei progetti. Oltre a essere un requisito premiante, la valutazione di impatto è un momento di vera e propria valorizzazione, quindi di racconto che l’ente può fare di sé e dei progetti che porta avanti. Il terzo settore svolge un ruolo sempre più cruciale nella nostra società e il suo racconto adeguato, capace di rappresentarne l’operato in modo accurato, può diventare una leva strategica affinché venga del tutto riconosciuto nella sua funzione.
La svolta normativa
Fino ad oggi, in base alle linee guida del D.M. 23 luglio 2019, la VIS era richiesta solo per progetti superiori ai 18 mesi e con un budget minimo di un milione di euro. Dal 2025 invece, come chiarito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, tutti gli ETS dovranno dimostrare non solo l’impiego delle risorse, ma anche gli effetti concreti dei progetti.
La valutazione sarà affidata a una commissione ministeriale: in caso di parità di punteggio, saranno premiati i progetti con la migliore performance finanziaria e, subito dopo, quelli con la migliore valutazione d’impatto sociale.
Le priorità dei fondi 2025
Le risorse continueranno a finanziare iniziative coerenti con gli obiettivi dell’Agenda 2030, tra cui:
- sviluppo del volontariato;
- cittadinanza attiva;
- promozione della legalità;
- inclusione sociale.
Potranno partecipare associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato (anche tramite reti), Fondazioni ETS e, in via transitoria, Onlus in fase di iscrizione al RUNTS.
Alla luce di questa importante novità normativa, diventa fondamentale per gli ETS dotarsi di una valutazione di impatto solida, trasparente e riconosciuta.
In questo percorso, Confartigianato mette a disposizione la consulenza qualificata di tutto il team ESG, in particolare quella di Giulia Tartagni, professionista certificata nella valutazione d’impatto sociale. Grazie a una valutazione d’impatto ben eseguita gli enti potranno valorizzare i risultati raggiunti, comunicandoli in modo chiaro a enti finanziatori e istituzioni e aumentare quindi le possibilità di successo nell’accesso ai fondi, evitando criticità legate alla nuova normativa.
Confartigianato conferma il proprio impegno a supporto del Terzo Settore, accompagnando gli enti nella transizione verso una progettazione sempre più orientata all’impatto e alla sostenibilità.
Per ulteriori informazioni scrivere a: giulia.tartagni@artigianiarezzo.it