Emergenza coronavirus. Con il DPCM 9/3/2020 IORESTOACASA tutta Italia diventa zona rossa
EMERGENZA CORONAVIRUS. TUTTA ITALIA DIVENTA ZONA ROSSA
L’annuncio del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella Conferenza Stampa del 9/3 alle ore 21.25
Ecco i punti cardine del DPCM 9/3/2020 “IORESTOACASA” (attuativo dal 10/3 e valido fino al 3/4/2020) che estende a tutto il territorio nazionale quanto previsto dal DPCM 8/3/2020
- Sono vietati gli spostamenti se non per emergenze o “comprovate” esigenze lavorative (MUNIRSI DI autocertificazione). Divieto assoluto di mobilità per chi sia stato in quarantena.
- L’attività didattica per le scuole di ogni ordine e grado, atenei e accademie è sospesa fino al 3 aprile.
- Il decreto introduce un arco orario di apertura consentita a servizi di ristorazione e bar, dalle ore 6.00 alle 18.00, sempre che il gestore sia in grado di rispettare l’obbligo di assicurare la distanza di sicurezza interpersonale nei locali.
- È disposta la sospensione degli esami per la patente di guida.
- Sono adottabili in tutti i casi possibili, nello svolgimento di incontri o riunioni, modalità di collegamento da remoto, garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro ed evitando assembramenti.
- Chiusura delle palestre, piscine, spa e centri benessere. I centri commerciali dovranno essere chiusi ma solo nel week end. Le altre attività commerciali, diverse dalla ristorazione, potranno rimanere aperte a condizione che riescano a garantire la distanza di un metro fra i clienti. Chiusi invece i musei, centri culturali e le stazioni sciistiche. Sospesi anche i concorsi.
- Sono sospese le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri. Sospese anche tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, come grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati. Sono altresì vietati anche assembramenti di persone all’aperto.
- Qualora sia possibile, si raccomanda ai datori di lavoro di favorire la fruizione di periodo di congedo ordinario o di ferie.
- La chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari. Il gestore è comunque chiamato a garantire comunque il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Info:
800 951 118
Emergenzacovid@artigianiarezzo.it