DL infrastrutture: le novità in materia di revisione prezzi
Nuove regole su revisione prezzi, CAM e opere incompiute: cosa cambia per le piccole imprese
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 166 del 19 luglio 2025 la Legge 18 luglio 2025, n. 105 di conversione, con modificazioni, del Decreto-Legge 21 maggio 2025, n. 73 (cd. Decreto Infrastrutture). Il provvedimento introduce una serie di misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche, la gestione dei contratti pubblici e il corretto funzionamento del sistema dei trasporti, con importanti novità anche per le piccole imprese del settore. Diverse disposizioni sono di particolare interesse per le piccole imprese del settore.
Uno dei temi centrali è la definizione dell’ambito applicativo del meccanismo revisione prezzi nei lavori pubblici, dovuto all’incremento del costo delle materie prime e dell’energia. L’articolo 9 introduce due importanti novità:
- Per i cosiddetti contratti “esodati”, cioè quelli privi di meccanismi di aggiornamento dei prezzi, viene stabilito che si applicheranno le regole previste dal nuovo Codice dei contratti pubblici (art. 60 del D.Lgs. 36/2023), anche in deroga alle clausole originarie. Una misura attesa da tempo, che punta a tutelare le imprese penalizzate dall’aumento dei costi.
- Inoltre, viene chiarito che l’aggiornamento dei prezzi in diminuzione, previsto dal DL Aiuti, potrà essere applicato solo per le lavorazioni eseguite o contabilizzate a partire dal 2025. Questo evita effetti retroattivi e garantisce maggiore certezza per le imprese.
Un’altra novità riguarda i Criteri Ambientali Minimi (CAM), che diventano immediatamente vincolanti per tutti gli appalti pubblici relativi a interventi di ristrutturazione, comprese le demolizioni e ricostruzioni. Non sarà più necessario attendere ulteriori decreti attuativi: una semplificazione importante per chi opera nel settore edilizio.
Infine, viene istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un tavolo tecnico dedicato al monitoraggio delle opere incompiute. L’obiettivo è ambizioso ma chiaro: sbloccare i cantieri fermi e garantire che le risorse pubbliche si traducano in opere complete e fruibili per i cittadini.
Il tavolo sarà composto da rappresentanti del MIT, del MEF, delle Regioni e delle Province Autonome. Avrà il compito di individuare le opere da completare con priorità, analizzare le criticità che ne hanno bloccato la realizzazione (come mancanza di fondi, problemi tecnici o fallimenti delle imprese) e proporre soluzioni concrete per portarle a termine.
Per ulteriori informazioni è necessario contattare la Coordinatrice di Confartigianato Edilizia, Elena Bucefari (Tel. 0575314272 – elena.bucefari@artigianiarezzo.it).