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Disciplinati gli incentivi su efficienza ed energia termica da fonti rinnovabili

14 Marzo 2016
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E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.51 del 2 marzo 2016 il D.M. del 16 febbraio 2016 recante “Aggiornamento della disciplina per l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili” (di seguito Nuovo Conto Termico).

Il provvedimento aggiorna e sostituisce il precedente decreto del 28 dicembre 2012 che pertanto resta valido, ai fini della presentazione per la richiesta degli incentivi, sino all’entrata in vigore del DM 16 febbraio 2016 prevista dopo 90 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Tale lungo intervallo temporale è funzionale a consentire ad AEEGSEI, ENEA e GSE gli adempimenti necessari previsti dal decreto. Qui di seguito le principali caratteristiche/novità.

Fondi

I fondi disponibili sono differenziati a seconda dei beneficiari:

  • Amministrazioni pubbliche (di seguito P.A.) – nella cui definizione vengono comprese sia le società a “patrimonio interamente pubblico” che le “società cooperative sociali” – a cui spettano 700 milioni di euro/anno di plafond;
  • Soggetti privati (persone fisiche, condomini, soggetti titolari di reddito d’impresa) a cui spettano 200 milioni di euro/anno di plafond.

Gli interventi ammissibili

Il nuovo meccanismo aggiunge, per le sole pubbliche amministrazioni, 3 nuovi interventi:

  • Trasformazione in “edifici a energia quasi zero” (NZEB);
  • Sostituzione dei sistemi per l’illuminazione con dispositivi efficienti;
  • Installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici (building automation), di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.

Come nel Conto Termico del 2012, attualmente in vigore, restano incentivabili solo per le pubbliche amministrazioni, gli interventi di:

  • Isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
  • Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con caldaie a condensazione;
  • Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione di Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili non trasportabili.

Nessuna variazione per gli interventi di piccole dimensioni incentivabili anche per i privati:

  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore;
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa;
  • L’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento o teleraffrescamento;
  • Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.

Tuttavia, per la produzione di energia termica da rinnovabili, la taglia massima degli impianti viene innalzata da 1 MW a 2 MW per le pompe di calore e da 1.000 a 2.500 mq per gli impianti solari termici.

I nuovi moduli per la presentazione della domanda saranno disponibili presso il (portaltermico) del GSE.

Graduazione degli incentivi

L’incentivo nella maggior parte dei casi va a coprire il 40% dell’investimento (e in nessun caso può superare il 65% della spesa sostenuta):

  • sale al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F;
  • sale al 55% se l’isolamento è accompagnato dall’installazione di un nuovo impianti di climatizzazione invernale per entrambi gli interventi;
  • sale al 65% per la trasformazione in “edificio a energia quasi zero” e per la sostituzione dei sistemi di illuminazione con dispositivi efficienti.

Le spese per le diagnosi energetiche e la redazione dell’Attestato di prestazione energetica (APE), richiesti per la trasformazione in edificio a energia quasi zero e l’isolamento termico delle superfici opache, sono incentivabili al 100% per le Pubbliche Amministrazioni e al 50% per i privati.

Per importi fino a 5 mila euro, sia per i privati che per le amministrazioni pubbliche, l’incentivo viene corrisposto in un’unica rata. L’incentivo in nessun caso può superare il 65% della spesa sostenuta. I termini per l’erogazione dell’incentivo dalla conclusione della procedura passano da 180 giorni a 90.

Misure di semplificazione del meccanismo incentivante

Gli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, elettriche o a gas, e caldaie a biomassa con potenza termica superiore a 500 kW non dovranno più essere iscritti ai registri.

E’ prevista la redazione di una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW e 50 m2 per i collettori solari per i quali si accede ad una procedura semiautomatica. Acquistando uno dei prodotti della lista, l’operatore accede a un iter semplificato per la compilazione della scheda domanda, in cui non è necessario indicare i dati relativi alla descrizione dell’apparecchio.

Saranno ammesse modalità di pagamento online e tramite carta di credito per attestare le spese sostenute. Si ricorda che il precedente conto termico prevedeva che le spese fossero certificate con fattura o bonifico bancario o postale.



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