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Confartigianato Arezzo: un impegno concreto a servizio dell’arte


Il confine tra artigianato e arte è sottilissimo. La radice art lo conferma. “Comincia tutto dalle mani dell’artigiano e dell’artista, dalla loro capacità di modellare la natura secondo un suo pensiero. Ecco perché l’artigianato e l’arte compiono un cammino comune, perché esiste addirittura la fusione delle due anime nell’artigianato artistico, e perché Confartigianato Arezzo continua nel suo percorso di sostegno a quella artistica intesa come vera e propria filiera”. Sono parole di Mauro Giovagnoli, direttore di Confartigianato Arezzo, che, con una punta d’orgoglio rivendica il ruolo centrale della sua organizzazione rispetto al recupero, il restauro, la rimessa in opera di importanti manufatti artistici che hanno ancora un ruolo importante nella città di Arezzo.

“Una sponsorizzazione importante, in questo senso – insiste Giovagnoli – l’abbiamo operata da proprio in questi giorni, dando un contributo al recupero del magnifico piano gran coda che il maestro Benedetti Michelangeli suonava ad Arezzo, e che è tornato a nuova vita dopo venticinque anni di oblio, con un concerto in San Francesco. Era finito dimenticato nei magazzini del Comune, ma presto potrà tornare nella sua sede naturale, quel teatro Petrarca che, dopo il recupero, attende soltanto di essere di nuovo al centro della vita culturale cittadina”.

“Il valorizzare e tutelare il patrimonio culturale e produttivo che l’artigianato artistico rappresenta da sempre il nostro impegno” – spiega a sua volta Angiolo Galletti, responsabile dei pensionati, ma in questo caso soprattutto importante memoria storica dell’azione di Confartigianato “per la promozione e la valorizzazione della cosiddetta filiera artistica, nella quale proprio artigianato e opere d’arte camminano insieme”.

Galletti collega il restauro del pianoforte di Benedetti Michelangeli al lavoro analogo di recupero, sempre grazie all’impegno di Confartigianato Arezzo, del cosiddetto ‘contrabbasso ritrovato’: “Si tratta – spiega Galletti – dello stesso principio, visto che nel 2011abbiamo ridato vita ad un magnifico contrabbasso del 1794 della vecchia orchestra di Arezzo, appunto lo strumento che fu ritrovato e che, dopo un magnifico percorso di ristrutturazione messo in opera da noi, è passato anche da un liutaio di Cremona ed è potuto tornare alla filarmonica di Arezzo”.

Insomma Confartigianato Arezzo, sul terreno della valorizzazione dell’arte, dà un contributo importante non solo ai cittadini di Arezzo come forza sociale vicina e presente, ma anche a tutto il settore dell’artigianato artistico, ridando vita a manufatti che esprimono anche un percorso di ricerca ed innovazione sotto forma di originalità, qualità, tipicità della città di Arezzo.

Confartigianato con impegni come questi, rafforza il già robusto radicamento al tessuto storico ed artistico della nostra comunità, in cui operano le botteghe d’arte, fattore questo determinante per una efficace promozione dei prodotti artigiani di alta qualità.



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