Bonus edilizi: le regole fino al 2025 e le novità in arrivo nel 2026
Confartigianato continua il pressing con il Governo per una proroga dei Bonus anche per il 2026. In questa informativa lo stato dell'arte
In attesa di capire come sarà la proroga del bonus casa 50% annunciata dal Governo per il 2026 e fortemente auspicata da Confartigianato, ricordiamo che la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti modifiche al sistema delle detrazioni fiscali e, in particolare, ai bonus edilizi.
Di seguito un riepilogo dei principali cambiamenti in vigore dal 1° gennaio 2025.
Crediti edilizi: stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito per i bonus ordinari
Negli ultimi anni chi effettuava lavori edilizi poteva scegliere, in alternativa alla detrazione diretta, di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito. Dal 2025 questa possibilità viene eliminata per i bonus edilizi ordinari, mentre rimane solo per il Superbonus, e soltanto in presenza di specifiche condizioni.
Spese sostenute dal 2025
Tipologia | Possibilità di sconto o cessione |
---|---|
Bonus edilizi ordinari | Non ammessi |
Superbonus | Ammessi solo in casi particolari |
Spese sostenute 2020–2024
Non è più possibile, nemmeno per il Superbonus, esercitare l’opzione di sconto o cessione per lavori effettuati entro il 2024.
Crediti già presenti nel cassetto fiscale
- È ancora possibile cedere i crediti residui derivanti da opzioni esercitate in passato.
- La rata 2025 dei crediti edilizi deve essere utilizzata in compensazione F24 entro il 31 dicembre 2025. Oltre tale data, il credito non potrà più essere utilizzato.
Rimodulazione delle detrazioni per gli interventi edilizi
Dal 2025 vengono uniformate le percentuali di detrazione per tutti i bonus edilizi, eliminando le aliquote maggiorate (come il 65% per l’Ecobonus).
Resta prevista una percentuale più alta solo per gli interventi sull’abitazione principale da parte del proprietario o del titolare di diritto reale sull’immobile (es. usufruttuario).
Le percentuali di detrazione sono le seguenti:
Anno | Abitazione principale | Altri immobili |
2025 | 50% | 36% |
2026 | 36% | 30% |
Per i contribuenti privati continua a valere il principio di cassa, secondo cui la detrazione spetta nell’anno del pagamento.
Esempio: una fattura pagata a gennaio 2026 per lavori sulla propria abitazione principale sarà detraibile al 36% e non al 50%.
Attenzione ai tempi di pagamento: per mantenere la detrazione al 50%, è necessario saldare le spese – anche gli acconti – entro il 31 dicembre 2025.
È possibile che il Governo confermi anche per il 2026 le percentuali di detrazione del 50% – 36%, ma al momento non vi sono certezze in merito alla proroga.
Bonus edilizi in scadenza al 31 dicembre 2025
Salvo proroghe, nel 2025 termineranno i seguenti incentivi:
- Bonus Mobili – 50%
- Bonus barriere architettoniche – 75%
- Superbonus – 65%
Per usufruire delle detrazioni è necessario che tutti i pagamenti siano effettuati entro la fine dell’anno.
Stop alle agevolazioni per le caldaie a combustibili fossili
Dal 1° gennaio 2025, in recepimento della direttiva europea “Case Green”, non saranno più agevolate le spese per la sostituzione o installazione di caldaie alimentate a combustibili fossili.
Restano invece detraibili gli interventi che prevedono:
- microcogeneratori (anche se alimentati da combustibili fossili)
- generatori a biomassa
- pompe di calore ad assorbimento a gas
- sistemi ibridi con pompa di calore e caldaia a condensazione
Nuovi limiti alle detrazioni per redditi oltre 75.000 euro
Dal 2025 viene introdotto un tetto massimo di spese detraibili per i contribuenti con redditi elevati:
- fino a 14.000 euro di spesa massima per redditi oltre 75.000 euro
- fino a 8.000 euro per redditi oltre 100.000 euro
Il limite varia in base al numero di figli a carico, secondo il seguente schema:
Reddito | Situazione familiare | Coefficiente | Spesa massima detraibile |
---|---|---|---|
Oltre 75.000 € | Senza figli | 0,50 | 7.000 € |
1 figlio | 0,70 | 9.800 € | |
2 figli | 0,85 | 11.900 € | |
Più di 2 figli/disabile | 1 | 14.000 € | |
Oltre 100.000 € | Senza figli | 0,50 | 4.000 € |
1 figlio | 0,70 | 5.600 € | |
2 figli | 0,85 | 6.800 € | |
Più di 2 figli/disabile | 1 | 8.000 € |
Spese escluse dal limite
Non rientrano nelle nuove soglie:
- Spese sanitarie
- Interessi su mutui stipulati entro il 31.12.2024
- Investimenti in startup innovative
- Premi assicurativi stipulati entro il 31.12.2024
- Rate relative a bonus edilizi per spese sostenute fino al 31.12.2024
Per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 → nessuna limitazione
Esempio pratico 2024
Un contribuente con reddito di 110.000 euro e un figlio a carico sostiene nel 2024 lavori di ristrutturazione per 80.000 euro sulla sua abitazione principale.
- La rata annuale di spesa è pari a: 80.000 : 10 = 8.000 euro
- La rata annuale di detrazione quindi è pari a: 8.000 x 50% = 4.000 euro
- Detrazione annua = 8.000 x 50% = 4.000 euro
Le spese relative ai bonus edilizi sostenute a partire dal 2025 sono pertanto soggette alle nuove limitazioni normative.
Esempio pratico 2025
Un contribuente con reddito di 110.000 euro e un figlio a carico sostiene nel 2025 lavori di ristrutturazione per 80.000 euro sulla sua abitazione principale.
- La rata annuale di spesa è pari a: 80.000 : 10 = 8.000 euro
In base alle nuove limitazioni, l’ammontare massimo di spese detraibili è pari a 5.600 euro, che corrispondono ad una detrazione di 2.800 euro ( 5.600 x 50%). Di conseguenza, andranno persi 1.200 euro di detrazione fiscale.
È consigliabile, per chi supera i 75.000 euro di reddito, valutare l’intestazione delle spese a un familiare o comproprietario con reddito inferiore.
In sintesi
Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 riducono le agevolazioni edilizie e introducono nuovi limiti per i redditi più alti.
Confartigianato Arezzo è a disposizione per fornire chiarimenti e supporto personalizzato su detrazioni, bonus e gestione delle pratiche fiscali (Tel. 05753141 – info@artigianiarezzo.it).