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Ztl e raccolta rifiuti: Confartigianato illustra le sue proposte all’assessore Dringoli “Salvaguardare cittadini e imprese per evitare lo spopolamento del centro”

1 Gennaio 2013
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Ztl e raccolta rifiuti. Questi i temi di un incontro tenuto dall'assessore comunale Franco Dringoli insieme alle categorie economiche aretine al fine di illustrare le intenzioni dell'Amministrazione Comunale circa le prossime disposizioni che dovranno riguardare la città murata, ossia la parte di Arezzo che è situata all'interno delle mura. Da parte di Confartigianato ha preso parte all'incontro il presidente del Comitato Intercomunale di Arezzo e Castiglion Fibocchi, Luigi Casagrande.Quali le proposte dell'Amministrazione Comunale e quali invece quelle di Confartigianato?La riunione che abbiamo fatto insieme alle altre associazioni di categoria con l'assessore – riassume Casagrande  è stata convocata dal Comune per illustrare le intenzioni dell'amministrazione che intende emanare norme più restrittive, rivolte sia ai cittadini che alle imprese, per l'ingresso e la sosta all'interno della Ztl nella città murata. Lo scopo, dichiarato dall'Amministrazione Comunale, è quello di diminuire l'eccessivo transito di veicoli nella città murata, sopratutto in certe ore. Da parte nostra – prosegue Casagrande  abbiamo fatto presenti le istanze e le necessità delle imprese artigiane che si trovano dentro la città murata ma anche di quelle che si trovano all'esterno e che hanno necessità di entrare per effettuare il proprio lavoro. Faccio qualche esempio per farmi capire meglio. Vi sono categorie, ad esempio gli impiantisti, gli elettricisti, gli idraulici ecc. che magari hanno sede fuori dalla Ztl ma hanno necessità di entrare e sostare all'interno di essa quando vengono chiamati dai cittadini che hanno bisogno di interventi. Sono spesso interventi che non possono durare pochi minuti ed è naturale che queste categorie non vogliono e non possono rischiare una multa per l'ingresso nella Ztl o magari per aver sostato troppo a lungo all'interno di essa. Spesso sono necessari macchinari, anche pesanti, per eseguire il lavoro e non è pensabile che questi possano essere trasportati soltanto a mano, con il veicolo parcheggiato fuori Ztl. Quindi abbiamo fatto presente che i limiti di futura emanazione devono tenere conto di tutte queste esigenze. Non farlo sarebbe pericoloso – avverte Casagrande – perchè si rischia di penalizzare le imprese ma anche gli stessi cittadini. Si dice sempre che il centro storico deve rimanere vivo e vitale, ma cittadini e imprese sarebbero costretti alla fuga se non potessero avere questi servizi, che sono servizi indispensabili.Qualche esempio sulla controproposte che avete avanzato?Beh, ad esempio c'è la questione dei permessi di ingresso e sosta nella Ztl. Il Comune vorrebbe ridurre fortemente il numero di permessi a disposizione delle aziende. Noi invece abbiamo detto che, ad esempio, se un'azienda ha 6 automezzi i permessi devono esserci per tutti gli automezzi e non solo per alcuni. Perchè se il permesso riguarda solo alcuni automezzi e questi magari sono al lavoro da un'altra parte, o qualcuno è rotto, quando arriva la chiamata si rischia di non avere un automezzo da mandare al cittadino che ha fatto richiesta di intervento. Noi pensiamo che, se si vogliono limitare gli ingressi contemporanei, lo si può fare agevolmente con un uso accorto delle nuove tecnologie, ad esempio delle telecamere che sono poste all'ingresso della Ztl. Oggi la tecnologia consente molte cose, molte di più di quelle per le quali viene attualmente utilizzata.L'altro tema è quello dei rifiuti e della raccolta porta a portaSi, anche in questo ambito sono state annunciate nuove misure. Per le imprese, ad esempio, si parla di un numero di telefono gratuito da contattare per prenotare il servizio di raccolta dei rifiuti. Da parte dell'azienda di raccolta dei rifiuti non ci sarà la risposta, così non si spende per la telefonata, ma sarà registrata la chiamata e il personale passerà a raccogliere i rifiuti in un'ora nella quale qualcuno sarà in azienda per consegnarli. Questo meccanismo, che dovrà essere meglio illustrato e messo a punto, dovrebbe rispondere alla necessità di far funzionare il servizio evitando disagi alle imprese ma anche evitando lo spettacolo non gradevole di mucchi di cartone accatastati nelle vie del centro storico in attesa di raccolta. Per affrontare più in dettaglio tutte queste tematiche – conclude Casagrande – abbiamo chiesto e ottenuto un nuovo incontro che si terrà, sempre con l'assessore Dringoli, il 6 marzo prossimo nella sede di Confartigianato in Via Tiziano. Noi non siamo pregiudizialmente contrari alle iniziative che vuole varare l'amministrazione comunale, chiediamo però, a nome delle imprese e a vantaggio delle stesse e dei cittadini, che vengano recepite le nostre istanze e i nostri correttivi in modo da evitare che il nuovo assetto produca svantaggi a qualcuno, ma risulti invece utile per tutti.

                    



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