Il disegno di legge n° 1930, identificato Disegno di legge Reguzzoni, recante “ Disposizioni concernenti la commercializzazione di prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri” passa l’esame al Senato all’unanimità.Il provvedimento prevede oltre che l’etichettatura obbligatoria, l’apposizione del marchio “ Made in Italy” su prodotti tessili, della pelletteria e del calzaturiero le cui fasi di produzione siano state effettuate prevalentemente nel nostro paese e per le quali si possa assicurare la tracciabilità.Il percorso successivo del disegno di legge è rappresentato dalla sua seconda discussione alla Camera e dalla sua scontata approvazione, dato il consenso unanime di tutte le forze politiche, evidentemente consapevoli della “ forza qualitativa” dei prodotti italiani.Dagli albori della storia il nostro paese è sempre stato all’avanguardia nel selezionare le migliori materie prime, nell’elaborare metodi nuovi di creazione, tintura e lavorazione.L’etichetta non sarà più semplicemente un obbligo doganale, ma dirà a chi acquista dove è stato fatto il prodotto; dunque anzitutto una legge per tutelare i consumatori, ma che aiuta anche le nostre aziende in un momento di grave crisi.“Questo è un primo importante passo, ma soprattutto – dichiarano i vertici di Confartigianato Imprese Arezzo – un segnale forte rivolto alla Unione Europea che ad oggi non ha ancora legiferato sulla materia. Il governo italiano tutela e salvaguardia in questo modo la creatività e la qualità italiana che tutto il mondo ci invidia.”