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Tariffe dei servizi pubblici locali aumentate del 28% in 5 anni L’allarme di Confartigianato: servono provvedimenti immediati

1 Gennaio 2013
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Rispetto agli altri cittadini europei, gli italiani pagano il doppio per le tariffe dei servizi pubblici locali per rifiuti, acqua e trasporto pubblico. Negli ultimi cinque anni le tariffe (esclusi gas ed elettricità) sono rincarate del 28,4%, quasi il triplo dell’inflazione. “È inaccettabile – spiega Giovan Battista Donati, presidente di Confartigianato Imprese Arezzo -. Questa situazione grava sulle famiglie e sulle imprese, comprimendo le risorse per consumi e investimenti, riducendo così la competitività del sistema Italia”. Le tariffe che hanno corso di più nel quinquennio preso in considerazione sono state quelle dei servizi idrici un po’ in tutta Italia, anche Arezzo in questo campo si trova a giocare ai primissimi posti della triste classifica per il costo dell’acqua. “Una situazione che auspichiamo possa modificarsi nel futuro, garantendo costi inferiori per i consumatori e un servizio garantito per tutti, vista la particolarità di un bene così prezioso quale l’acqua. Naturalmente l’efficienza delle condutture idriche è un altro punto sul quale c’è ancora molto da fare:sprechiamo troppa acqua”. Situazione non certo rosea anche per quanto riguarda i rifiuti: +27,3% di spesa a carico degli utenti, contro il +15,8% della media europea. “In questo campo auspichiamo che possano essere messi in atto dei meccanismi che verifichino l’effettiva produzione di rifiuti di ogni singolo utente, in modo che paghi di più chi produce più rifiuti. Con la riduzione all’origine dei rifiuti e con la raccolta differenziata porta a porta siamo sicuri che sarà possibile arrivare ad incrementare i posti di lavoro, raggiungere gli obiettivi fissati da Regione e Unione Europea e anche ridurre il costo delle bollette a carico di imprese e famiglie”. “Il mercato dei servizi pubblici – conclude Donati – vale oltre 32 miliardi di euro in Italia. Attraverso liberalizzazioni serie, gare, e fissando garanzie chiare per il pubblico e la collettività, potremmo migliorare le tariffe per i cittadini e per le imprese evitando nuovi monopoli privati. Ormai è molto tempo che facciamo presente che visto il debito pubblico che ci strozza e che la pressione fiscale non viene diminuitaunica soluzione per migliorare la competitività delle nostre aziende e la razionalizzazione dei servizi pubblici nazionali, regionali e locali.”



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