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Tares: “vogliamo contrattare e non sederci al tavolo per il tè” La protesta di Cna e Confartigianato sulla decisione del Comune di Montevarchi

1 Gennaio 2013
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“Apprezziamo il confronto. Anzi lo sollecitiamo. Ma non vorremmo che qualche amministratore lo confondesse con la semplice comunicazione di decisioni già assunte. Se così fosse, sarebbe sufficiente una e mail”. Maurizio Baldi e Franca Binazzi, Presidenti di Confartigianato e Cna Valdarno, non hanno gradito il comportamento del Comune di Montevarchi sulla Tares. “Abbiamo partecipato agli incontri nella convinzione che il nostro contributo e l’esito finale del confronto avrebbero determinato una maggiore tutela per le imprese. E non dimentichiamo il fatto che quello di Montevarchi è stato l’unico Comune del Valdarno e uno dei pochi della provincia a confrontarsi con le associazioni di categoria”.Binazzi e Baldi contestano, però, contenuti e metodi del Comune di Montevarchi: “abbiamo cominciato a discutere alla vigilia di Pasqua, con la Conferenza dei Sindaci del Valdarno ed i parlamentari eletti della provincia di Arezzo, di ridurre se non addirittura sospendere la Tares, ci siamo detti di incontrarci i primi di settembre e invece adesso leggiamo che non solo la Tares resta ma addirittura aumenterà considerevolmente rispetto alla TARSU. Tutto questo è veramente sconcertante. I Comuni, anche se non ufficialmente comunicato, avrebbero già deciso le tariffe: le prime due rate saranno sulla base del calcolo della Tarsu 2012 con successivo conguaglio a dicembre”.I Presidenti di Confartigianato e Cna sottolineano il valore del dialogo: “fin dall'inizio abbiamo ribadito l'importanza di capire il perché di questa tariffa e di tutti gli elementi che la determinano. E questo in funzione di una maggiore equità e per evitare penalizzazioni ulteriori per imprese e famiglie. E abbiamo particolarmente apprezzando la richiesta del Comune rivolta al Governo di abolire la Tares o di rinviarla al 2014”.Il risultato finale è stato diverso dalle aspettative: “gli elementi di informazione non ci sono stati forniti – osservano i due presidenti Franca Binazzi e Maurizio Baldi – e l’Amministrazione ha proseguito sulla sua strada. Lasciando indietro elementi che per noi, per gli imprenditori e i cittadini, sono fondamentali e cioè i veri risparmi che le amministrazioni devono realizzare partendo dalla loro riorganizzazione e dai loro costi interni. Non si può comunque continuare a pensare di pareggiare i conti degli enti locali con i soldi che famiglie e imprese gestiscono sempre più con parsimonia.”



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