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Confartigianato Imprese Arezzo, nella scorse settimane, ha incontrato in nuovo assessore all’urbanistica del comune di Arezzo Stefano Gasperini Ha presentato una serie di considerazioni e proposte per un complessivo miglioramento del regolamento urbanistico. Indicazioni e considerazioni che sono state successivamente formalizzate con un’Osservazione consegnata all’Amministrazione Comunale.“In primo luogo ci preme sottolineare – precisa il Presidente di Confartigianato Giovan Battista Donati – la difficile leggibilità del RU a cui si dovrebbe portare una corposa semplificazione di modo che le norme possano diventare intuitive e capibili non soltanto dai tecnici ma anche dagli imprenditori e da tutti i cittadini. Temiamo anche che gli interventi la cui complessità per il grande numero di soggetti interessati e coinvolti determini la non possibilità di svilupparli.In secondo luogo riguardo specificatamente le nostre aziende va tenuto presente che molti interventi sono costituiti da azioni di ristrutturazione e ampliamenti. Tali fattispecie potrebbero essere un’utilissima risorsa in questo momento di crisi economica se si semplificano e se si consente procedure fattibili tenendo presente le difficoltà della normativa antisismica non dimenticando l’economicità degli interventi. Inoltre consideriamo i lotti di completamento utili per le zone ancora sviluppabili.”La semplificazione torna utile anche nelle zone agricole tenendo presente il doveroso e scrupoloso rispetto ambientale ma anche la convenienza economica e la possibilità per queste strutture di essere funzionali alla conduzione dell’impresa stessa senza di fatto ingessarla o immobilizzarla. “Lo strumento attuativo poi, – precisa Donati – prevede una classificazione molto rigida delle funzioni compatibili per ogni zona e sottozona del territorio. Tale impostazione di fatto impedisce di trasferire attività esistenti in zone limitrofe se la zona di piano non ne prevede l’insediamento oppure la realizzazione di attività complementari ad attività esistenti. Per di più nei nuovi insediamenti commerciali, di artigianato, turistico ricettivi, direzionali e dei servizi sono prescritti standard a verde e parcheggi molto onerosi. Inoltre la cosiddetta perequazione (risorsa non adoperata in momento di bolla immobiliare) applicata in un momento di crisi economica ancora da superare può aggravare la stasi del mercato immobiliare. Per le zone manifatturiere-commerciali è necessario che lo strumento urbanistico consenta maggiore flessibilità per adattarsi ai continui mutamenti del settore produttivo, senza ingessare ed imbrigliare le aree evocate alla produzione con interventi di urbanizzazione troppo onerosi o con consistenti dotazioni minime per i fabbricati produttivi. Tutte condizioni che potrebbero spingere a spostare la produzione sul territorio di altri comuni limitrofi.” Infine, si nutrono forti perplessità in quanto il Regolamento Urbanistico non indica i contenuti e gli indirizzi degli schemi direttori e dei piani complessi d’intervento che sono stati rimandati a successivi studi urbanistici ma che determineranno il disegno futuro di questa città. “Tutto ciò è importante non solo dal punto di vista prettamente urbanistico, – conclude il presidente di Confartigianato Imprese Arezzo – ma anche per i nostri imprenditori per poter conoscere e decidere localizzazioni o investimenti strategici per la propria attività e che hanno un risvolto diverso proprio in funzione di come si sviluppa la città stessa. Siamo sicuri che con la collaborazione di tutti e con un’attenta analisi delle osservazioni si possa migliorare questo strumento indispensabile per lo sviluppo della nostra città. “
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