Le categorie economiche della Valtiberina Toscana (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Confindustria) esprimono la loro amarezza per la vicenda della diga di Montedoglio. “E’ passato oltre un anno da quella notte del 29 dicembre 2010 in cui si sfiorò il disastro, che vide la vallata – e in particolare una fascia del territorio di Anghiari e Sansepolcro – più esposta al rischio di danni e disastri anche gravi che sarebbero potuti avvenire, in particolare nella frazione e nella zona industriale di Santafiora. Ricordiamo che molti imprenditori, in preda al panico – scrivono le 5 associazioni di categoria – si recarono nelle loro aziende e portarono via quanto era possibile salvare in tempi celeri. Oggi, l’unica cosa certa che siamo riusciti ad apprendere è quella che non volevamo sapere: la diga è stata costruita con materiali scadenti, ne’ si conoscono ancora tempi e modi di ripristino della sua normale funzionalità. E chi ha la responsabilità di quanto accaduto pagherà oppure no?” Ora l’attenzione è puntata sul nuovo Ente Acque Umbre-Toscane e sulla necessità da più parti sbandierata che vi sia un rappresentante del comprensorio nel relativo consiglio di amministrazione. ”Le categorie economiche tutte riunite dicono all’unanimità “no” all’ipotesi che questo posto venga occupato da politici in cerca di sistemazione, da ex sindaci, ex assessori o ex di qualcos’altro. Ora basta! Ci attende un 2012 molto difficile dal lato economico. Invitiamo quindi i sindaci dei quattro Comuni direttamente interessati dal problema della diga (Anghiari, Caprese Michelangelo, Pieve Santo Stefano e Sansepolcro) a fare in modo che ciò assolutamente non accada. Lo chiediamo anche al presidente della Provincia di Arezzo, Roberto Vasai e ai consiglieri regionali che ci rappresentano, ovvero Dario Locci, Enzo Brogi, Vincenzo Ceccarelli, Marco Manneschi, Paolo Ammirati, Stefano Mugnai: “Dimostrate di amare sul serio il territorio e la sua economia e non trasformate in un ufficio di collocamento per singole persone ogni opportunità che si pone davanti a beneficio della collettività!”. Le categorie economiche della Valtiberina Toscana chiedono con forza che questo ruolo venga rivestito da una figura nuova e comunque della vallata, lontana dagli schemi e dalle logiche tradizionali della politica. “Una volta tanto – concludono in coro – vinca la meritocrazia!”. ConfcommercioConfesercentiConfartigianatoCnaConfindustria
Le categorie economiche della Valtiberina chiedono garanzie sul nuovo Cda dell’Ente Acque Umbre-Toscane: “Premiare le capacità e competenze e non l’appartenenza politica”
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