Le nuove misure, che introducono l'indicazione di origine obbligatoria per tutti i prodotti (scarpe, giocattoli, elettronica, cosmetici ecc.) presentate Bruxelles dal Vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani rappresentano una buona notizia per le imprese italiane. “ Finalmente si colma un vuoto normativo dell’Europa, rimasto l’unico continente a non disporre di tutele per l’origine dei propri prodotti e delle merci importate”.Questo il commento del Presidente di Confartigianato imprese Arezzo circa le nuove misure sul ‘made in’ proposte dalla Commissione Ue. Si tratta di un pacchetto di misure a tutela del consumatore tra cui l’obbligatorietà dell’indicazione di origine sia per i Paesi UE che extra UE. L'art. 7 della proposta prevede infatti che i fabbricanti e gli importatori devono assicurare che i prodotti rechino l'indicazione del paese di origine del prodotto o, se le dimensioni o la natura del prodotto non lo consentano, tale indicazione deve essere fornita sulla confezione o in un documento di accompagnamento del prodotto. Per i prodotti fabbricati nell'Unione, l'indicazione deve fare riferimento o genericamente all'Europa o ad uno Stato membro.Secondo Confartigianato “Le proposte legislative adottate dalla Commissione Europea, che ci auguriamo possano entrare in vigore al più presto colgono molteplici obiettivi: valorizzare il patrimonio manifatturiero dell’artigianato e dell’impresa diffusa, difendere il diritto dei consumatori a una corretta informazione sull’origine dei beni acquistati, combattere il fenomeno della contraffazione con un comune impegno delle autorità di vigilanza dei Paesi europei”.“Confartigianato – sottolinea Vannetti Ferrer – si batte da sempre per una chiara e inequivoca identificazione dell'origine dei prodotti e delle lavorazioni, perché il mondo cerca il Made in Italy e i consumatori sono disposti a pagare di più pur di avere un prodotto fatto in Italia, a regola d'arte. Più informazione e maggiore trasparenza – conclude Vannetti- si tradurranno in rilancio dei consumi. Secondo una ricerca dell’Ufficio studi di Confartigianato infatti 1 cittadino europeo su 3, vale a dire 130 milioni di persone nella Ue, sceglie cosa acquistare sulla base dell’origine dei prodotti riportati in etichetta. In Italia l’attenzione all’origine dei prodotti riguarda 25 milioni di persone.”
Indicazione obbligatoria dell’origine dei prodotti: piace a Confartigianato la proposta UE Vannetti: “Etichetta obbligatoria significa tutelare chi acquista e rilanciare i consumi”
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