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Economia in crisi: l’ancora di salvezza sta solo nel manifatturiero Donati (Confatigianato): “di fronte alle nuove turbolenze urgono interventi urgenti per incentivare la produzione”

1 Gennaio 2013
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“In una situazione come quella attuale c’è una sola ancora di salvezza e quell’ancora è il settore manifatturiero.” Ne è convinto Giovanni Battista Donati, presidente di Confartigianato Arezzo, di fronte alle turbolenze che stanno nuovamente mettendo in ginocchio i listini di tutto il mondo. “Ancora una volta la crisi sta mettendo a nudo la realtà – riflette Donati – e la realtà è che l’economia globale è legata alla manifattura, come dimostra il fatto che le uniche realtà che meglio di altre riescono ad affrontare la crisi sono quelle che dispongono maggiormente di un solido sistema produttivo. Questo vale nei grandi sistemi, come nel nostro piccolo a livello regionale e provinciale. Ed è per questo che mi sento di aggiungere la mia voce a quella già levata da altri esponenti nazionali delle Categorie economiche. Quello che si deve fare è sostenere il manifatturiero e questo va fatto subito.”Donati ritorna poi con il pensiero ai mesi appena trascorsi. “Dopo il primo periodo – nota il presidente di Confartigianato Arezzo – nel quale la caduta del Pil è stata drammatica, il comparto manifatturiero ha saputo dimostrare la sua capacità di reazione. E questa capacità deve essere sfruttata e incentivata in un momento come questo con le nuove turbolenze che stanno agitando i mercati di tutto il mondo. E’ l’unico modo per evitare che l’intera economia si avviti nuovamente in una crisi di cui non si conosce il fondo.”A supporto delle sue considerazioni il presidente dell’associazione di via Tiziano cita i dati diffusi di recente dal Ministero dello sviluppo economico. “Una tabellina eloquente – conclude Donati – che testimonia come in provincia di Arezzo l’indice di occupazione sia pari a 25,1 nell’artigianato, con 11 mila 563 imprese e un fatturato secondo solo a quello industriale, e di 23, 6 nell’industria con 4859 imprese. Altri settori, come quello del commercio, pur importanti (10 mila 710 le imprese) arrivano tuttavia ad un indice di occupazione di 15,7 e gli altri comparti sono tutti con cifre di gran lunga più basse.”L’appello è rivolto perciò alle istituzioni. “Sostenete il manifatturiero e fatelo subito, sostenete il settore edile, che si dibatte in una profonda crisi, perché la storia lo insegna – conclude Donati – sono questi i settori che possono salvare la nostra economia.”



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