È stata la salute l’argomento principale del secondo giorno di lavori alla conferenza programmatica ANAP a San Vincenzo. Gli associati ANAP si sono confrontati sugli aspetti della terza età legati principalmente ai rapporti che intercorrono con il medico di famiglia.“Il medico di base è visto come medico di famiglia dalla maggior parte dei nostri soci che lo trovano più corrispondente alle esigenze. La fascia d’età più anziana della popolazione – dichiara il Presidente provinciale ANAP Angiolo Galletti – si rivolge al medico essenzialmente per il rinnovo della ricetta per i farmaci oppure per l’accesso agli esami specialistici. Abbiamo riscontrato una relazione con il medico molto articolata che coniuga l’intervento sul paziente alla consulenza e all’indirizzo verso prodotti farmaceutici e le prestazioni specialistiche più idonee”.Il rapporto con il medico di famiglia è essenzialmente buono e migliora con il crescere dell’età ed è associato ad una più alta frequenza di utilizzo del medico. “La maggior parte degli associati predilige medici occupati nelle strutture pubbliche e soltanto in casi sporadici – proseguono i responsabili di Confartigianato Persone – è richiesta la visita domiciliare, in quanto non sempre è possibile prenotare una visita a studio. Dai rapporti con il medico di famiglia è emerso anche che la fiducia dell’ospedale vicino casa è elevata e un caso su due si è rivolto alla guardia medica, con visita domiciliare nella metà dei casi e, in un caso su quattro, la guardia medica – conclude Galletti – ha consigliato il pronto soccorso o fornito indicazioni telefoniche”.