Obiettivo dell’iniziativa è quello di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro
Il personaggio del presepe 2023 è l’apprendista con il maestro imprenditore che rappresenta la trasmissione del saper fare attraverso le generazioni, la cui statuina è stata consegnata al Vescovo di Arezzo S.E. Andrea Migliavacca dal Presidente di Confartigianato Maurizio Baldi e dal Vicepresidente di Coldiretti Arezzo Enrico Lelli presso la Diocesi aretina.
Prosegue dopo i primi tre anni l’iniziativa promossa in tutta Italia da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti con l’obiettivo di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro.
Dopo “l’infermiera anti Covid” del 2020, “l’imprenditore che usa la tecnologia” del 2021 e “l’imprenditrice della manutenzione del verde” del 2022, per il 2023 si è scelto di rappresentare il tema della formazione, dell’apprendere le competenze, del passaggio generazionale e dell’attrattività del “fare” impresa, con la statuina che raffigura un giovane apprendista guidato e istruito dal suo maestro.
“Anche quest’anno si rinnova un gesto che per noi è pieno di significato, donando questa statuina per il presepe, prendiamo parte in maniera attiva al rinnovo dei valori comunitari che ispirano ogni Natale – sottolinea il presidente di Confartigianato Imprese Arezzo, Maurizio Baldi – un dono che sta diventando una sorta di ricorrenza e che ogni anno simboleggia un ponte tra il passato e il presente. Uno spazio che la nostra associazione cerca da sempre di colmare, ma ponendo lo sguardo sempre verso il futuro. La statuina di quest’anno raffigura proprio il legame con le nostre tradizioni: nella raffigurazione di un ceramista e del suo apprendista c’è tutto il contenuto della nostra opera, della trasmissione dei nostri saperi. Rappresenta anche – sottolinea Baldi – una missione vera e propria per noi che cerchiamo giornalmente di non far disperdere il sapere di accompagnare i nostri ragazzi in un percorso di formazione che vede nei mestieri del passato una opportunità“.
L’iniziativa di Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti è volta a diffondere la straordinaria attualità e forza del presepe, tradizione molto sentita nel nostro territorio che, oltre ad essere la rappresentazione della nascita di Gesù, è uno strumento di straordinaria attualità per raccontare attraverso i suoi personaggi la multiforme dimensione del Creato, che parte proprio dalla terra, e la realtà di tutti i giorni.
“Seguendo il filo conduttore che ha visto individuare in ordine l’infermiera, l’artigiano ed il manutentore del verde, la nostra intenzione è quella di riallestire, di volta in volta un mosaico composto di personaggi conosciuti e identificati in ruoli affermati e al tempo stesso moderni – ha detto il Vicepresidente di Coldiretti Arezzo Enrico Lelli – quest’anno la scelta di un giovane intento a lavorare sotto la guida di un esperto, perché il saper fare ci rende ogni giorno competitivi e questo lo dimostra quotidianamente la forza del nostro Made in Italy. Inserire questa nuova figura è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura espressione di uno straordinario patrimonio di conoscenze ed esperienze che, soprattutto nell’impresa familiare, devono essere tramandate, di generazione in generazione, salvaguardando la ricchezza dei valori che sono custoditi nelle campagne e su cui vogliamo aprire una più profonda riflessione anche nella nostra Diocesi, ringraziamo il Vescovo Migliavacca per averci accolto anche quest’anno e per dimostrare vicinanza alla nostra iniziativa congiunta con Confartigianato inserendo il nuovo personaggio all’interno del presepe”.
“Come da tradizione ricevo volentieri la statuina del presepio che viene offerta dalla Coldiretti e da Confartigianato e che sempre parla di vita, lavoro e speranza – ha dichiarato il Vescovo di Arezzo Andrea Migliavacca Migliavacca – questo è l’augurio che vogliamo ritrovare anche nella statuina di quest’anno: che il mondo fiorisca e fiorisca nei frutti della terra e nel dono della pace”.
La statuina del Presepe 2023 rappresenta la trasmissione del saper fare attraverso le generazioni
A 800 anni dal primo Presepe voluto da San Francesco a Greccio, la statuina del Presepe 2023 di Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti rappresenta la trasmissione del saper fare attraverso le generazioni.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. Quest’anno la statuina rappresenta, attraverso un maestro imprenditore e il suo apprendista, il passaggio di competenze tra le generazioni.
La statuina arricchirà presto anche il Presepe del Duomo di Arezzo che accoglie gli altri personaggi donati negli scorsi anni.
Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è la famiglia.
Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti con l’affiancamento della “Fondazione Fratelli tutti” vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile.
La statuina è stata donata a Papa Francesco, il 6 novembre scorso, durante l’incontro “I bambini incontrano il Papa – Impariamo dai bambini e dalle bambine”, svoltosi nell’Aula Paolo VI e il 21 novembre, in occasione dell’Assemblea di Confartigianato, al presidente della CEI cardinal Matteo Zuppi.
Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali, dal bue all’asinello della Natività, dalle pecore alle caprette, per rappresentare la multiforme dimensione del Creato che parte proprio dalla terra.
Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, quest’anno la statuina rappresenta attraverso un maestro imprenditore e il suo apprendista la trasmissione del saper fare attraverso le generazioni.
“Quest’anno – sottolinea Marco Granelli, presidente di Confartigianato – abbiamo voluto evocare in una sola immagine, realizzata in cartapesta dal Maestro presepista Claudio Riso, aspetti fondamentali e costitutivi del “saper fare”: apprendistato, formazione, competenze, passaggio generazionale nell’impresa familiare, attrattività per i giovani. È un’immagine che, lungi dall’evocare soltanto saperi antichi, rappresenta il cuore della cultura artigiana e del lavoro italiano, la vicinanza al territorio e ai suoi prodotti, la trasmissione del sapere attraverso le generazioni. La figura del giovane, con i suoi sforzi e la sua concentrazione, vuole richiamare l’interesse di giovani ad apprendere e a preservare le tradizioni, innovandole. La figura del maestro rappresenta, al contempo, la difesa delle competenze e la responsabilità di orientare le scelte future delle nuove generazioni sulla strada dell’eccellenza italiana, del made in Italy, della valorizzazione del territorio e delle comunità”.