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Confartigianato Benessere e CNA Benessere e Sanità si mobilitano in favore della sicurezza delle apparecchiature ad uso estetico

1 Gennaio 2013
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I recenti sequestri, in 265 centri estetici in tutta Italia, di apparecchiature elettromeccaniche per uso estetico corredate da dichiarazioni di conformità false e di difficile riscontro hanno riproposto con urgenza la necessità di un decreto che, secondo quanto previsto dalla legge in vigore, fissi i requisiti tecnici e le modalità di utilizzazione di questa strumentazione, nonché le cautele d’uso.Una carenza normativa evidenziata più volte negli ultimi vent’anni dalle Organizzazioni di rappresentanza di un settore in netta evoluzione a livello strutturale (attualmente il 35% delle imprese “della bellezza” opera in regime società di capitali). Confartigianato Benessere e CNA Benessere e Sanità si sono dunque impegnate a dotare l’estetica professionale di uno strumento, la “Carta dei Diritti dell’Estetista”, attraverso il quale guidare gli operatori alla conoscenza dei propri diritti nella fase di acquisto dei beni strumentali. La carta prevede, infatti, una precisa assunzione di responsabilità da parte di produttori, importatori e distributori di apparecchiature rispetto alla dichiarazione di conformità CE, alla provenienza dei componenti dell’apparecchio, alle norme di sicurezza relative agli strumenti elettrici, all’energia erogata, al rischio biologico, alla correttezza della comunicazione, alla formazione sull’uso dell’apparecchio, alla garanzia.L’evoluzione della tecnologia ha inoltre incrementato in modo esponenziale l’utilizzo delle apparecchiature elettromeccaniche per uso estetico, impiegate quotidianamente in oltre 120 mila trattamenti. Dal semplice depilatore elettrico o elettronico alle lampade UV, dall’elettrostimolatore alla ionoforesi, solo per citarne alcune. Le 25 mila imprese che operano nel campo della bellezza eseguono quindi annualmente circa 40 milioni di trattamenti estetici con l’ausilio di macchinari.“Auspichiamo che questo protocollo sia presto condiviso dal maggior numero possibile di aziende produttrici di apparecchiature e che sia compreso e sostenuto dalle Associazioni di tutela dei consumatori” ha dichiarato il Presidente provinciale di Confartigianato BenesserePierluigi Marzocchi. “I costruttori che lo rispetteranno seriamente rappresenteranno un punto di riferimento importante per la nostra Categoria rispetto al nostro obiettivo di tutela del benessere del cliente, che costituisce il nostro prezioso patrimonio”.Il nostro prossimo impegno – ha spiegato il Presidente dell’Area Benessere di CNA Arezzo Luca Bichi – sarà infatti quello di coinvolgere, unitamente a chi riterrà di sostenere questa campagna, il mondo scientifico in una ricerca mirata alla determinazione delle potenzialità e dei rischi delle apparecchiature di nuova generazione”. Restare al passo con i tempi ed usufruire dello sviluppo tecnologico, offrendo ai clienti dei centri estetici il massimo del risultato, salvaguardandone la sicurezza. Da questo obiettivo parte l’appello di Confartigianato Benessere e CNA Benessere e Sanità rivolto a tutti i soggetti a vario titolo coinvolti a supportare questa importante campagna in favore del benessere collettivo.



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