Batti e ribatti ….diceva un vecchio proverbio e alla Rai qualcuno deve esserselo ricordato proprio in questi giorni. Già perchè dopo aver dovuto fare marcia indietro qualche mese fa, ora la Rai ci riprova e chiede il pagamento del canone Tv anche a chi la Tv non ce l'ha. “Batti e ribatti, si saran detti a via Mazzini, qualcuno pagherà!” E così in questi giorni sugli imprenditori si sta abbattendo, per la seconda volta nell’arco di pochi mesi, un’alluvione di solleciti di pagamento del canone speciale Rai. “Richieste – segnala Confartigianato Arezzo – che, nella maggior parte dei casi, sono illegittime perché rivolte ad aziende che non possiedono apparecchi radio-televisivi e quindi non devono pagare alcun abbonamento. A febbraio – continuano da Via Tiziano – avevano tentato di far pagare il canone alle imprese anche per il possesso di computer, tablet e smartphone, ma erano stati costretti al dietrofront dopo le proteste di Confartigianato e delle altre Organizzazioni imprenditoriali e l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico. Ora tentano di nuovo di ‘fare cassa’, imponendo il pagamento del canone indiscriminatamente a tutti gli imprenditori, dando per scontato che posseggano uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive. Un comportamento assurdo e illegittimo – sottolineano ancora a Confartigianato – che costringe gli imprenditori a dover dimostrare alla Rai di non possedere radio e tv, con un ulteriore adempimento burocratico.”“Pagare il canone Rai – concludono a via Tiziano – è un obbligo per tutti coloro che in azienda posseggono radio e televisioni. Ma non accettiamo il metodo di ‘sparare nel mucchio’ per rastrellare risorse. In questo momento di gravi difficoltà per i nostri imprenditori, di tutto abbiamo bisogno tranne che di altri oneri e di adempimenti burocratici così pesanti e ingiustificati”.
Confartigianato Arezzo: “Pioggia di solleciti anche a coloro che non hanno Tv” La Rai ci riprova e tartassa le imprese
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