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CASTIGLION FIORENTINO: IL FUTURO VISTO DA CNA E CONFARTIGIANATO Incontro con i candidati a sindaco

1 Gennaio 2013
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Incontro di Cna e Confartigianato con i candidati a sindaco di Castiglion Fiorentino. Quindi Domenico Nucci per il centro destra ed Enrico Cesarini per il centro sinistra.“Il nostro sistema imprenditoriale locale – commentano Marino Felici, Presidente di Confartigianato Castiglion Fiorentino e Marco Patalocco, Presidente Cna di Castiglion Fiorentino e Cortona – si caratterizza per la diffusa presenza di imprese artigiane che necessita di misure per l’innovazione, rafforzamento della internazionalizzazione, investimenti sul capitale umano, sviluppo delle reti infrastrutturali e logistiche, telematiche ed energetiche, promozione integrata del territorio con il ruolo strategico degli enti di promozione, accesso al credito per le imprese e le famiglie e ricapitalizzazione aziendale, sostenibilità dello sviluppo con l’uso ottimale delle risorse ambientali e territoriali e la riduzione degli impatti ambientali. Se la politica perseguirà con coraggio questa strada, tornerà ad accorciare la distanza che la separa dal paese reale”.Castiglion Fiorentino, con le circa 500 aziende iscritte all'albo artigiani presenti nel suo territorio, è una realtà di grande importanza nel comparto manifatturiero e dei servizi.Cna e Confartigianato, in merito alla vicenda l'ex Sadam, auspicano un progetto integrato che risponda con chiarezza alle aspettative di tutta la popolazione, sia in termini occupazionali che di impatto ambientale. Il progetto in precedenza presentato dalla Maccaferri, se da una parte poteva fornire aspetti positivi (filiera corta, accordo con agricoltori etc.) dall'altra sviluppava tematiche con delle criticità di fondo. In particolare individuare l'insediamento turistico ricettivo nell'area ex Sadam e dover invece localizzare la nuova Centrale a Biomasse in altra parte del territorio, ha innescato problematiche a catena che hanno reso il progetto poco concretizzabile. Adesso c'è l'occasione per una ripartenza, chiediamo che si faccia tesoro del percorso fin qui affrontato.Cna e Confartigianato manifestano la loro disponibilità a dare il proprio contributo all'individuazione di microaree da destinare ad insediamenti produttivi tenendo presente le caratteristiche dimensionali delle imprese locali. I grandi comparti sono di fatto fuori scala per gli insediamenti medi delle imprese artigiane, quindi è opportuno disegnare lotti piccoli e modulari, che in caso di grossi investimenti possano essere uniti in un unico comparto. Al piano urbanistico vanno aggiunte politiche attive ed incentivanti che attraggano l'attenzione dell'imprenditore, come prezzi dei terreni “calmierati” e abbattimento degli Oneri di Urbanizzazione.Nelle zone produttive potrebbe essere prevista l'obbligatorietà dell'introduzione di tetti fotovoltaici, limitando così gli impianti a terra che creano un impatto visivo e paesaggistico a volte pesante.Infine ,si sottolinea l'importanza in merito al mantenimento degli impregni già presi dalla precedente amministrazione in particolar modo per quanto riguarda l'anticipo dei crediti con la formula del “pro-soluto” per un sostegno reale alle PMI che collaborano con esse.E, sul fronte dell'incentivi, al fine di sostenere il settore edile-impiantistico, sarebbe quanto mai auspicabile prevederne a favore di chi ristruttura il patrimonio edilizio esistente e chi lo migliora da punto di vista energetico.



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