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Carlo Donati presidente Federazione Moda Confartigianato Arezzo a Sanremo per il 60° anniversario del Festival della Moda Maschile

1 Gennaio 2013
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“La sartoria è stata la chiave del successo del made in Italy. Per il futuro va rilanciata l’esperienza di laboratorio per i giovani”Ci sarà anche un aretino a Sanremo in occasione del 60° anniversario del Festival della Moda Maschile che si terrà nella città dei fiori sabato 1 ottobre 2011.Chiamato a far parte della ristretta cerchia di relatori del convegno "Creatività in Mostra: Festival della Moda Maschile di Sanremo"che si svolgerà, a partire dalle 9.30, al Teatro dell'Opera della casa da gioco Sanremese, sarà Carlo Donati, titolare dell’omonima sartoria di Arezzo. L'evento, che vede la collaborazione del Comune di Sanremo, Confindustria Imperia, Confartigianato, CNA, Archivi della Moda del 900, Associazione Nazionale Archivistica Italiana, Media partner e la prestigiosa testata Arbiter, vuole ricordare uno degli avvenimenti più rappresentativi per il settore della moda che coinvolse Sanremo dal 1952 fino agli Anni Ottanta, facendo diventare il Casinò una delle più importanti e quotate vetrine dell'alta Sartoria per uomo a livello internazionale. Carlo Donati, che oltre ad essere presidente della Federazione Moda di Confartigianato Arezzo è anche Presidente dell’Associazione provinciale Sarti e Stilisti e Consigliere nazionale della stessa Associazione, con la sua sartoria, è stato per molti anni uno dei protagonisti di quelle sfilate, dalla fine degli anni ’60 fino al 1980. “Il festival della Moda Maschile di Sanremo – ricorda oggi Donati – era nato nel 1952 quando Michelangelo Testa, editore e direttore di 'Arbiter, rivista dell'uomo moderno' fece sfilare nel Salone delle Feste della casa da gioco modelli e capi maschili, non come semplice accompagnamento ai vestiti femminili, ma come creazioni autonome, produzioni che dovevano diventare in breve una voce importante del fatturato economico nazionale legato alla Moda. Fu un'idea vincente che coniugava la creatività dei sarti italiani: toscani, campani, romani ma anche milanesi e liguri con la necessità dell'imprenditoria tessile di trovare nuovi canali di promozione e di sviluppo del settore.”Il convegno di sabato sarà l’occasione per riparlare di quegli anni, ma anche per discutere del futuro. “In quegli anni – ricorda ancora Donati – c’era molta voglia di fare, di creare, di progettare cose nuove di guardare al futuro. Era bello il contesto, ma era bella anche l’atmosfera e il clima di scambio e di collaborazione che c’era fra tutte le sartorie che partecipavano. Il confronto che c’era fra di noi testimoniava la voglia di crederci, di crescere, di guardare avanti.” Oggi invece guardare al futuro è diventato più complicato. “Oggi rischiamo di perdere un patrimonio prezioso – commenta Donati – che è proprio la caratteristica della sartorialità e dell’artigianalità, sono state queste che hanno costruito e che contraddistinguono il made in Italy. La manualità, l’esperienza del laboratorio hanno rappresentato la vera differenza del prodotto italiano di qualità. Oggi si rischia di perdere questa caratteristica perché i giovani che escono dalle scuole sono modellisti e tecnici, ma non hanno l’esperienza del laboratorio; Anche i grandi stilisti ricorrono al laboratorio sartoriale per le loro creazioni. ” La ricetta sarebbe dunque quella di incentivare l’esperienza di laboratorio collegata alla scuola. “Far fare ai giovani l’esperienza di sartoria – conclude Donati –, perché l’industria italiana della moda ha bisogno di quel quid in più che solo la sartorialità può conferire.”Donati, che ha cominciato la sua attività artigianale ad Arezzo fin dal 1962 e festeggerà l’anno prossimo 50 anni di attività, ha ricoperto numerose cariche nell’ambito di Confartigianato (da presidente provinciale, a presidente nazionale del settore Moda – oggi fa parte del direttivo nazionale del settore moda) ed ha ottenuto un gran numero di riconoscimenti nel suo settore (a cominciare dalle Forbici d’oro). Oggi fa parte anche della Camera Europea dell’Alta Sartoria.Il convegno 'Creatività in mostra. Il Festival della Moda Maschile di Sanremo e l'Alta Sartoria italiana', che si terrà sabato 1 ottobre a Sanremo, vedrà la presenza non soltanto di grandi personalità della moda e della sartoria italiana, ma anche di istituzioni quali la Soprintendenza della Liguria, l’Associazione Nazionale Archivistica Italiana, l'Archivio Storico dell'Istituto Luce, e qualificati testimoni del giornalismo e della fotografia di quegli anni. Le conclusioni, previste intorno alle 12.30, saranno effettuate da Giuseppe Mazzarella, Presidente Nazionale Confartigianato Moda, da Antonio Franceschini, Responsabile Nazionale Federmoda CNA e da Gianfranco Di Natale, Direttore Generale di Sistema Moda Confindustria. Verranno quindi consegnate targhe e pergamene ai sarti ed agli operatori del settore che hanno partecipato alle edizioni del Festival dal 1952 al 1980.



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