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Aziende in ginocchio dal Covid19 ora strozzate nella morsa del Fisco. Il grido del Presidente Vannetti

23 Luglio 2020
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Non consentire alle piccole e medie imprese di acquisire una boccata d’ossigeno con il rinvio dei versamenti fiscali è una scelta gravissima, visto che molte realtà imprenditoriali stanno affrontando una altrettanto grave di crisi di liquidità”.

Sono le parole di Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Arezzo, che lancia un allarme complessivo “Tutto ciò rischia di tagliare le gambe a chi sta faticosamente tentando di rimettersi in piedi, rendendo concreto l’allarme per un’emergenza sociale che in autunno potrebbe assumere aspetti preoccupanti anche a causa della mancata proroga della moratoria sui mutui, sulla quale il Governo si era in parte impegnato”.

Secondo Vannetti, infatti, la “mancata proroga delle prossime scadenze fiscali appare incomprensibile, era una richiesta di assoluto buonsenso. Gli adempimenti straordinari legati alla emergenza coronavirus e le limitazioni lavorative per dipendenti legate alle  misure anti-contagio hanno creato una situazione di grande difficoltà che è colpevole ignorare e che si somma alle gigantesche difficoltà economiche che sta vivendo il sistema Paese”.

“A settembre – spiega ancora Vannetti – scadono poi le moratorie sui mutui, che erano state il primo strumento semplice e efficace, per la valenza e l’utilità immediata per le Pmi: per questo sarebbe davvero opportuno – in attesa che la macchina dei sostegni si metta in moto definitivamente e che i decreti governativi abbiamo la loro efficacia pratica – arrivare ad un rinnovo di queste moratorie, possibilmente per un anno, in modo da dare ancora respiro alle aziende in questo momento difficile, il tutto anche a tutela dei posti di lavoro”.

“Va chiarito infatti che – precisa Vannetti – nonostante i provvedimenti del Governo, ci troviamo di fronte ancora a ritardi e difficoltà applicative che ancora non danno efficacia concreta ai sostegni previsti per le imprese. E’ importante, quindi, far percepire dalle massime autorità dello Stato, dal nostro territorio, quali sono le problematiche principali”.

Tornando alle scadenze fiscali, poi, l’accavallarsi gli appuntamenti già stabiliti con quelli rinviati a causa dell’emergenza Coronavirus crea un ingorgo pazzesco, visto che in questo periodo scattano il saldo 2019 e acconto 2020 delle imposte sui redditi, i pagamenti per le partite Iva soggetti Isa, il saldo 2019 dei versamenti Iva, il versamento dell’imposta di bollo per le fatture elettroniche emesse da aprile giugno e il saldo 2019 della cedolare secca oltre al primo acconto 2020. Acconto 2020 e saldo 2019 anche per i soggetti Ires e per l’Irap. Altre scadenze si susseguono poi fino a fine luglio”.

“E’ evidente – conclude quindi Vannetti – che sarebbe davvero auspicabile una proroga complessiva delle scadenze fiscali e di quelle bancarie, per dare una decisiva occasione di respiro alle piccole imprese aretine già ora alle prese con una grave crisi di liquidità e che a settembre rischiano il collasso”.

 



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