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Viene inoltre recuperato il principio della prescrizione “a priori”, che consente agli operatori – nel caso di accertate violazioni normative – di ovviare ai problemi riscontrati, nei tempi e modi indicati dal personale ispettivo, prima di arrivare a vedersi comminare sanzioni amministrative ed economiche. Per la prima volta – continua Piervenanzi – vediamo affermarsi il principio di una gradualità delle misure sanzionatorie in materia di sicurezza alimentare, in funzione della dimensione dell’impresa e del suo fatturato. Diversamente, considerate le sanzioni previste, che vanno da 500 a 500mila euro, avremmo paradossalmente rischiato di veder applicare delle multe con importi notevolmente superiori al valore complessivo dell’azienda stessa. Anche per ciò che attiene la fase di avvio di una nuova impresa alimentare, registriamo con piacere la fissazione del principio della semplificazione delle procedure relative alla registrazione e al riconoscimento delle nuove attività, che significa alleggerire gli oneri a carico delle aziende che si affacciano per la prima volta sul mercato. Un aspetto assolutamente non trascurabile – conclude Piervenanzi – è rappresentato dal fatto che l’approvazione di questa Legge, di fatto favorisce il consolidamento e l’ampliamento del rapporto di collaborazione già in essere tra la Federazione Alimentazione e i dipartimenti ASL competenti in materia di prevenzione, igiene degli alimenti e veterinaria, nell’interesse dei consumatori».
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