Associati
Vuoi aprire un'impresa?
Finanzia i tuoi progetti

Andrea Boldi, presidente dell’area aretina di Confartigianato e della federazione orafi e argentieri “Dialogo e concretezza: i capisaldi dell’impegno volto a rilanciare l’economia aretina”

1 Gennaio 2013
//

Andrea Boldi, è presidente dell'area Aretina di Confartigianato e della Federazione Orafi Argentieri. E' anche presidente della Consulta delle Categorie di Confartigianato Imprese di Arezzo, ruolo che ha ereditato da Fabio Parigi.Guida la Nemesi srl, azienda affermata come punto di riferimento per il design e l'innovazione del gioiello. Lavora con le più importanti griffe del settore ed è vincitore di importanti concorsi internazionali. Sua la proposta dell'elettrofusione, tecnica rivoluzionaria nella quale i gioielli sono fatti di sottilissimi fili di oro giallo intrecciati in raffinate trame con pietre o cristalli colorati. Al vertice della Federazione Orafi e Argentieri di Confartigianato Arezzo dal dicembre 2006, Boldi rappresenta circa 600 delle 1200 aziende orafe del distretto di Arezzo. Sotto la sua guida l'associazione ha consolidato il suo ruolo facendosi artefice di progetti per il rilancio del settore che riguardano soprattutto il credito, come l’introduzione del mutuo chirografario in oro, sviluppato in collaborazione con il Consorzio fidi, e il varo della misura regionale per il sostegno alla liquidità ed all’occupazione attraverso la quale si è data una risposta alle aziende, non solo orafe, nei confronti delle politiche restrittive del credito da parte delle banche. Convinto sostenitore dell'unità nella rappresentanza istituzionale, Boldi ha anche promosso la costituzione della Consulta Provinciale dei Produttori Orafi e Argentieri di Arezzo, che riunisce in un solo tavolo di concertazione, le 4 categorie orafe del territorio. Ed è proprio in questo ambito che Boldi si è fatto ispiratore della riunione degli Stati Generali dell’Oreficeria, svoltasi nel 2011, e della manifestazione della “Collana più lunga del mondo”, che si è dipanata attraverso le vie del centro storico a cingere in un ideale abbraccio la cittadinanza e a ribadire con forza l’inscindibile legame con il territorio del primo motore dell’economia provinciale. “Con la mia presidenza dell’Area aretina Confartigianato Imprese Arezzo – sottolinea oggi Andrea Boldi – proseguirà il percorso coerente con una moderna visione dello sviluppo e della tutela del sistema economico che ha come punto di forza il dialogo con tutti gli attori locali (enti, istituzioni, associazioni di categoria, imprese, società civile). Dialogo paritetico – spiega – e inteso come occasione e stimolo per azioni ed idee-forza dirette alla crescita delle comunità locali, come metodo per definire strategie di sviluppo integrato del territorio, per mettere in rete politiche, interessi e obiettivi condivisi, per definire il ruolo e le potenzialità del territorio e far sì che ciascuno assuma responsabilità e impegni concreti.La concretezza dovrà essere il faro che illumina l’attività dell’ area aretina, soprattutto in un momento in cui le imprese necessitano di risposte immediate capaci di soddisfare le esigenze quotidiane di artigiani e collaboratori, e non di disquisizioni sui massimi sistemi o peggio ancora di progetti faraonici che poi non vedono mai la luce o finiscono per essere appannaggio di pochi.”Ecco in sintesi I punti principali. “Il credito, un rapporto paritetico con le pubbliche amministrazioni, una tutela da ingiustificati aumenti della pressione fiscale locale, una protezione da normative penalizzanti – spiega ancora Boldi – adottate a volte in maniera non sufficientemente ponderata e che hanno troppo spesso effetti deleteri sulle attività del territorio da parte della PA, una forte attività finalizzata al rilancio di una realtà locale che dimostra un preoccupante immobilismo queste saranno le mie priorità.” Uno dei settori chiave in questo contesto, a giudizio di Boldi, è l’edilizia. “L'edilizia – sottolinea il presidente dell'area aretina di Confartigianato – che è stata per tanti anni uno dei motori della nostra economia necessita di una forte azione di rilancio. Questo può essere possibile attraverso un lavoro di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, con una costante attività di manutenzione del patrimonio edilizio pubblico, ma anche tramite l’utilizzazione di strumenti di appalto che garantiscano, per entità e modalità, la possibilità di accesso alle imprese del territorio in modo che la ricchezza generata dal territorio possa avere una ricaduta sullo stesso. Al contempo – aggiunge Boldi – occorre l’adozione di norme che non siano inutilmente complicate o farraginose.” Sul tappeto anche altre considerazioni prioritarie. “Un'altra questione – spiega Boldi – riguarda un forte ripensamento delle aree industriali, orafe e non, per consentirne una omogeneizzazione, accorpando il più possibile le attività di filiera interconnesse, troppe volte sparpagliate in varie parti della città capoluogo o nei comuni limitrofi e che necessitano di continui rapporti di scambio. Cominciare un processo pur lungo e tortuoso di ripensamento di queste aree – ribadisce – significa porre le basi per il recupero di efficienza e produttività del sistema manifatturiero aretino.” Dal punto del metodo Boldi punta sul “costante ascolto delle istanze provenienti dal territorio, coinvolgendo gli associati, in modo da essere costantemente la cassa di risonanza delle giuste rivendicazioni dei nostri imprenditori.” Ed infine un richiamo all'orgoglio. “L’ultima cosa – conclude Boldi – ma forse la più importante, anche se la meno misurabile, è restituire la dignità e l’orgoglio del nostro lavoro. Fare l’artigiano significa dare lustro e prestigio al nostro territorio, contribuire con la fatica e con le idee (e a volte con tante arrabbiature) a creare un futuro migliore per noi e per la nostra città. L’artigianato rappresenta la nostra storia attraverso le sue declinazioni artistiche e culturali ma anche il nostro futuro.”



    Lavoro Futuro
    Confartigianato TG@ Flash
    Progetti "Scuola impresa"
    I mestieri dell'Arte Artigianato artistico ad Arezzo
    Archivio fotografico storico aretino
    Pubblicazione Bilancio sociale associati
    Coworking Cofartigianato Imprese Arezzo
    raccolta delle iniziative su idee e testimonianze
    Pane Toscano DOP
    Fondazione Arezzo intour
    Mostra mercato Artigianato della Valtiberina Toscana
    Consorzio Multienergia
    Camera di Commercio di Arezzo Siena