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Sottoscritto il protocollo d’intesa per la gestione dei conflitti tra pulitintolavanderie ed utenti delle province di Arezzo e Siena

Il Presidente Provinciale Maurizio Baldi e la Presidente delle Pulitintolavanderie Debora Pigliapochi plaudono a questa firma: importante punto di partenza per prevenire le controversie con i clienti


Deterioramento dei capi a causa di etichette inesatte o ingannevoli, smarrimenti, tempi di consegna e di ritiro dei capi non rispettati, macchie che resistono ai lavaggi professionali sono alcune delle problematiche più frequenti che si riscontrano nei rapporti tra le 170 pulitintolavanderie (98 laboratori ad Arezzo e 72 a Siena) ed i clienti delle due province.

Per condividere alcuni principi di ragionevolezza ed educazione e per favorire al massima correttezza e trasparenza tra lavanderie e clienti, è stato sottoscritto questa mattina, nella sede aretina della Camera di Commercio – dalle Associazioni di categoria dell’Artigianato, da quelle di tutela dei consumatori e dallo stesso Ente camerale – un protocollo d’intesa per la gestione dei conflitti.

I firmatari del protocollo, Camera di Commercio di Arezzo-Siena, CNA di Arezzo e di Siena, Confartigianato di Arezzo e di Siena, Adiconsum di Arezzo e di Siena e Federconsumatori di Arezzo e di Siena hanno inteso individuare alcune regole di comportamento che possono evitare o almeno attenuare contrasti e controversie tra clienti ed operatori.

Tra questi, ad esempio, in caso di difficoltà o di indicazioni assenti nell’etichetta obbligatoria di composizione e di manutenzione dei capi, la tintolavanderia sarà obbligata a comunicare al cliente gli eventuali rischi dovuti al trattamento richiesto. In questo caso, il cliente si assumerà l’intero rischio per ogni eventuale danneggiamento ma dovrà essere fatta espressa menzione nella ricevuta firmata.

Ancora, la tintolavanderia sarà tenuta al risarcimento del danno per il deterioramento totale o parziale dei capi sulla base di una ‘tabella di deprezzamento” presente nel protocollo. Alla stessa tabella si farà riferimento anche in caso di smarrimento del capo da parte della tintolavanderia.

Inoltre, in caso di controversie, se tra cliente e lavanderia non sarà stato possibile raggiungere un accordo bonario, le parti potranno rivolgersi preventivamente ad una commissione paritetica di conciliazione, formata da un rappresentante di un’associazione di consumatori e un rappresentante di un’associazione datoriale. In questo caso la Camera di Commercio di Arezzo Siena espleterà le funzioni di segreteria delle Commissioni.

“Il Protocollo sottoscritto nasce dall’idea di prevenire le controversie tra tintolavanderie e cliente” sottolinea il presidente Provinciale di Confartigianato Maurizio Baldi Tutti noi condividiamo i principi ispiratori del protocollo stesso ovvero quelli di ragionevolezza, educazione e buon senso cui ricondurre i rapporti tra tintolavanderie e consumatori al fine di evitare reciproci e dannosi contrasti e controversie” sottolinea Baldi. “Ed è un nostro intento congiunto quello di sensibilizzare utente e operatore perché possano avere la totale consapevolezza dei rispettivi adempimenti e delle eventuali responsabilità”.

“Il protocollo d’intesaprecisa la presidente di Confartigianato pulitintolavanderie Debora Pigliapochiè stato realizzato con l’obiettivo di regolamentare gli aspetti di maggior criticità nei rapporti tra tintolavanderie e clienti. Il documento regolamenta una sorta di buone pratiche da adottare ad esempio in caso di indicazioni assenti nell’etichetta sulla composizione dei capi, ma sottolinea anche l’importanza, da parte del cliente, di verificare i capi al momento del ritiro e della consegna nonchè la responsabilità di noi lavanderie di conservare i capi in giacenza e non ritirati fino a 6 mesi. Sono state previste le casistiche più frequenti – conclude Pigliapochi – perché lo spirito è quello di consentire agli operatori del settore di lavorare con serenità e professionalità e offrire un servizio di qualità in un quadro di regole chiare e consapevoli sia per le imprese che per i consumatori“.

Il Protocollo, che entrerà in vigore da oggi e sarà tacitamente rinnovato di anno in anno salvo disdetta di una delle parti, prevede anche che le associazioni firmatarie si impegnano a diffondere capillarmente i contenuti dell’accordo presso i propri associati e le proprie strutture territoriali.

Un apposito testo semplificato sarà affisso, in modo visibile alla clientela, nei locali delle Tintolavanderie aderenti.

Info: Manuela Boncompagni (Coordinatrice Confartigianato Pulitintolavanderie) – Tel. 0575314281 – manuela.boncompagni@artigianiarezzo.it

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