Sabato 16 aprile alle ore 15 il maestro scalpellino Pietro Fabbroni svela i segreti e le tecniche di lavorazione dei materiali lapidei
Un autentico viaggio all’interno del Palazzo della Fraternita alla scoperta dei suoi tesori e della tecnica della lavorazione dei materiali lapidei, avvalendosi della guida e degli insegnamenti del maestro scalpellino e scultore, Pietro Fabbroni. Un’esperienza artistica e sensoriale che si concluderà con l’ultimo tassello di un mosaico direttamente realizzato dai partecipanti. L’appuntamento, su prenotazione, è per sabato 16 Aprile alle 15.00 e nasce dall’unione di intenti e competenze della Confartigianato e della Fraternita.
Grazie anche all’assistenza dei tutor della sezione didattica della Fraternita dei Laici, i partecipanti realizzeranno il loro mosaico utilizzando tesserine in materiale lapideo che verranno applicate con uno specifico collante su un supporto ligneo.
Sarà anche l’occasione per visitare i tesori rinascimentali custoditi dal Palazzo di Fraternita come ad esempio l’affascinante meccanismo dell’orologio o gli affreschi di Teofilo Torri o Parri di Spinello e affacciarsi dal terrazzo panoramico della torre campanaria per godere della vista mozzafiato sulla piazza e sui maggiori monumenti della città come il campanile della Pieve di S. Maria, la Cattedrale, la torre del Palazzo del Comune.
“Materiali legati al nostro territorio e alla nostra tessitura geologica, verranno utilizzati durante la sezione dedicata alla creazione di un mosaico”, spiega Pietro Fabbroni Presidente della Federazione Artistico di Confartigianato, illustrando le fasi del laboratorio.
“Pochi sanno la vera storia del mosaico che presuppone una tecnica di lavorazione a mano molto semplice che passa dalla creazione di tessere di vari colori e venature utilizzate in multicromia per creare figure, piuttosto che scene di vita. Quello che proponiamo è un contatto esperienziale attraverso l’utilizzo della pietra serena e i marmi dei nostri territori “, aggiunge.
Fabbroni guiderà gli iscritti al disegno prima, alla composizione e all’apposizione delle tessere poi. “Quando il soggetto andrà a collocare ultimo tassello l’opera si intenderà chiusa. E sarà proprio grazie all’ultimo tassello che l’opera starà in piedi”, conclude Fabbroni. “ Sarà anche un modo per guardare con occhi nuovi alla storia della Fraternita dei Laici, istituzione fondata nel 1263 e ancora oggi molto attiva sul piano di progetti d’interesse sociale e culturale. “Forse non tutti sanno – ricorda il dr. Pier Luigi Rossi – che la Fraternita dei Laici tra medioevo e rinascimento si dedicava attivamente all’insegnamento dei mestieri artigiani per offrire un lavoro ed una vita dignitosa ai trovatelli che le venivano affidati”.
Tutti gli interessati possono prenotare la partecipazione al laboratorio attraverso il portale della Fondazione Arezzo Intour www.discoverarezzo.com in collaborazione con l’Agenzia TipTop andando alla sezione “esperienze”.
L’iniziativa sarà confermata al raggiungimento 10 partecipanti.