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Le Organizzazioni di categoria dell’artigianato (Confartigianato Legno e Arredo, Confartigianato Marmisti, Cna Produzione, Cna Costruzioni, Casartigiani, Claai) e le organizzazioni sindacali Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno siglato giovedi 27 gennaio l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro nell’area legno-lapidei per il triennio 2010-2012.Soddisfazione da parte del presidente nazionale della Federazione Legno-Arredo Domenico Gambacci per il raggiungimento dell’accordo, una trattativa durata oltre un anno e a tratti contraddistinta anche da toni elevati con il sindacato dei lavoratori, visto anche il grave momento di crisi che sta attraversando il comparto, un’intesa che riguarda 35.000 imprese e 120.000 lavoratori dipendenti.L’accordo prevede per il livello D del settore legno, arredamento, mobili, un incremento salariale a regime pari a 80 euro, da erogarsi in tre tranches: la prima pari a 35 euro con la retribuzione relativa al mese di febbraio 2011, la seconda di 30 euro con la retribuzione di settembre 2011, la terza pari a 15 euro con la retribuzione di giugno 2012. Nel campo di applicazione del contratto collettivo rientrano le aziende artigiane, le piccole e medie imprese e i consorzi.Il presidente Gambacci “un contratto moderno ed innovativo, che valorizza le specificità dell’artigianato e delle Pmi, facendo rilevare soprattutto l’importanza del nuovo modello di apprendistato previsto dal contratto, istituto qualificante e peculiare dell’artigianato, sia per la durata della formazione e per le nuove prestazioni garantite all’apprendista. Il contratto, conclude Gambacci, crediamo possa essere soddisfacente per le aziende e per i lavoratori, vero valore aggiunto delle nostre aziende”. Le Organizzazioni imprenditoriali e i Sindacati dei lavoratori si incontreranno di nuovo il prossimo 15 marzo per definire la collocazione contrattuale del comparto del restauro artistico.
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